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Potrebbe sembrare anacronistica e decisamente antitetica l’iniziativa invernale dell’Anspi “Parola al gioco”, dal momento che, a causa delle restrizioni anti-Covid, gli impianti sportivi e ludici oratoriani sono chiusi.

 

 

 

Coniugare il gioco con la sicurezza e il divertimento è una delle principali prerogative programmatiche dell’ Anspi che deve saper fornire alla realtà dell’oratorio e della comunità parrocchiale quel dinamismo pastorale per “affrontare una ordinarietà che richiede maggiori competenze, maggiori attenzioni, maggiori strumenti per rispondere alle nuove sfide educative che questa pandemia ha contribuito ad amplificare” (Parola al gioco. Sussidio Anspi).

In linea con le direttive nazionali, l’Anspi della comunità dei Santi Angeli Custodi in San Pietro Vernotico, ha vissuto dal 29 al 31 gennaio, la Festa dell’adesione, un appuntamento annuale irrinunciabile che si colloca nelle celebrazioni della Conversione di San Paolo, protettore dell’associazione.

Anche l’Azione cattolica parrocchiale, in questo mese di gennaio si è riunita per riflettere, come ogni anno, sul delicato e indifferibile tema della pace. “La pace fa notizia” è l’iniziativa che ha coinvolto la realtà associativa, aiutando la Comunità a “scorgere il bene, laddove esso si manifesta, specie nelle nostre città, senza però dimenticare di rivolgere lo sguardo anche al mondo intero, in una fase così straordinaria” (dal sito dell’Acr nazionale). Due le proposte presentate dall’Azione cattolica parrocchiale: i bambini, in questo mese sono stati invitati a scrivere “messaggi di pace” e imbucarli in un simpatico nido, con l’intento successivo di scrivere un giornalino e distribuirlo ai parrocchiani. Un’altra iniziativa si è rivestita dell’abito della solidarietà perorando la proposta di una borsa di studio per un seminarista promossa dalla Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli.

 

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Sebbene quest’anno questi importanti momenti capitino in un tempo particolare pieno di incertezze e paura, l’Anspi e l’Azione cattolica parrocchiale hanno voluto caratterizzare insieme queste giornate, coniugando le due iniziative: “Pace e Gioco”. Infatti, il filo conduttore dei vari incontri è stato la fusione spirituale tra i due sostantivi, quasi da pensare che l’uno non possa esistere senza l’altro. A conclusione dei diversi momenti formativi e ricreativi, si è realizzata una maglietta con la scritta “Gioco di Pace” indossata dai bambini durante la celebrazione eucaristica di domenica 31 gennaio.

Gli adulti dell’Anspi si sono ritrovati venerdì 29 per un momento di preghiera e riflessione. In un clima intimo e ristretto, accolti dal silenzio della cappella delle Suore Discepole di Gesù Eucaristico, l’annuncio della Parola di Dio ha aiutato i presenti a indirizzare il proprio sguardo interiore verso l’essenzialità, nonostante i limiti miopici terreni, a volte, impediscono di guardare lontano.

Al buio, la chiesetta si è illuminata grazie alle fiammelle dei fedeli, piccoli riflessi di luce che hanno donato calore, fraternità e speranza ai presenti per continuare il cammino verso Cristo, “finché non spunti il giorno e la stella del mattino si levi nei cuori” (2 Pt 1,19).

 

 

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Domenica 31 gennaio, le due associazioni si sono ritrovate insieme; l’Anspi per rinnovare la propria adesione e l’Azione cattolica a proporre l’iniziativa di pace. Insieme hanno allargato il proprio sguardo per gustare uno scenario rinnovato di speranza e di fraternità.

Anche il parroco don Vincenzo Martella, ripercorrendo la storia delle due associazioni e i suoi simboli (l’arcobaleno e la croce) ha ricordato ai presenti che entrambi sono simboli di pace e vanno coltivati e custoditi.

Coniugare la pace con il gioco significa declinare ogni attività, sia essa ludica, ricreativa, spirituale con gli ideali della carità cristiana e della comunione fraterna. Occorre un allenamento spirituale capace di donare quell’energia vitale per correre insieme verso l’unica meta, conquistando non “una corona che appassisce, ma una che dura per sempre” (1 Cor. 9,25).

 

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