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Squinzano si prepara a festeggiare San Vincenzo e dopo quasi 60 anni, il medaglione del compatrono, torna nella sua posizione originaria.

 

 

Lunedì scorso, la statua del santo compatrono di Squinzano, San Vincenzo Ferreri, è stata traslata e intronizzata nella chiesa madre. Ad accoglierla don Alessandro Scevola e mentre la città si prepara a vivere la festa del santo originario di Valencia, durante la vestizione della statua del Santo, i devoti soci del Circolo pro feste, alla presenza del presidente Fernando Toraldo e del consiglio direttivo rappresentato dal prof. Angelo Cappello, Saverio Paticchio, Alessandro Cappello e Cosimo Valzano, hanno voluto rimettere l’antichissimo medaglione del 1886, a larga caduta sulla mozzetta del santo e non, come era consuetudine fare oramai da decenni, riporre il prezioso ex voto, donato dalla cittadinanza per ringraziare “l’angelo dell’Apocalisse”, per aver risparmiato Squinzano dal colera, a mo’ di collana.

Un grande evento che ha riportato agli antichi splendori, la statua del Santo, sintomo di un grande attaccamento alle antiche tradizioni e pieno di voglia affinché, il culto e il patrimonio artistico e culturale dei nostri Santi, possa essere sempre più valorizzato e non dimenticato!

Domani 13 giugno il triduo in onore di San Vincenzo aprirà i festeggiamenti in onore del compatrono che culmineranno poi domenica 16, con il Gran Concerto Bandistico “E. e G, Abbate” Città di Squinzano che in mattinata aprirà la festa, nel pomeriggio la processione e la solenne celebrazione eucaristica presieduta da don Gianmarco Sperani e in serata, il concerto dei Dik Dik.

 

 

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