0
0
0
s2sdefault

Oggi Squinzano alle 17 si ferma e non solo per via dell'ordinanza del sindaco Gianni Marra che ha chiesto a tutti, in particolare alle attività produttive, di esprimere con un segno la propria vicinanza alla famiglia di Andrea ma, perché la sua storia ha coinvolto tutti. Proprio tutti.

 

E tutta la città si unirà in preghiera invocando la consolazione per chi resta. Un abbraccio collettivo che arriverà fino in cielo.

“Solo la fede, per chi ce l'ha in dono - riflette don Nicola Macculi, l'arciprete di Squinzano che ha chiesto all'arcivescovo Michele Seccia di presiedere oggi l'eucaristia -, può dare un po' di conforto. Perché apre alla speranza di una vita migliore, senza sofferenze e soprattutto senza fine. Provare a spiegare con la ragione un dramma come questo conduce solo alla disperazione. La fede invece apre il cuore alla speranza e sopratutto alla certezza che Andrea continua a vivere nella nostalgia, nel ricordo e nella preghiera di chi lo ha messo al mondo e lo ha amato alla follia”.

“La vicinanza e l'affetto degli amici e di una comunità intera che vive giorni di una tristezza palpabile nell'aria - conclude don Macculi - faranno il resto. La Chiesa, come ho avuto di ricordare domenica scorsa al termine della processione del Corpus Domini, ha il compito di non abbandonare nessuno dei suoi figli nella solitudine del dolore. Ma prega perché la speranza pieghi presto le resistenze del distacco fisico. Una solidarietà orante è il più bel gesto d'amore per la sua famiglia che Andrea si aspetta da ciascuno noi”.

 

Forum Famiglie Puglia