La Proloco Casalabate - marina di Squinzano ha da poco terminato il progetto di ‘Servizio civile universale’ ed è pronta quindi a illustrare il suo positivo bilancio.
L’evento rende particolarmente orgoglioso Mino Patera, presidente della sede e consigliere presso il comitato provinciale Unpil Lecce, perché questo è il primo anno il cui ci si impegna in questo progetto. Iniziato nel febbraio 2019, il servizio civile è durato un anno terminando nelle scorse settimane ed ha visto protagonista un ragazzo che ha approfittato dell’opportunità per conoscere e far conoscere meglio il nostro territorio. Ogni ragazzo comporta una spesa di 300 euro alla sede della proloco che lo prende in carico (da versare all’Unpil nazionale) e questo non ha permesso di estendere il progetto ad altri giovani, ma l’impegno e la validità istituzionale del percorso compiuto sono comunque intangibili.
Il titolo del progetto è stato ‘Il Salento dalla proclamazione della Repubblica italiana ad oggi’, assegnato dall’Unpil nazionale, e la responsabile locale volontaria ne è stata la dott. Anna Pagano che si è impegnata a tenere aperta la sede per sei ore al giorno, aiutare il ragazzo nelle ricerche e portare avanti la vita della proloco. Il progetto si è incentrato sulla marina di Casalabate, sono state raccolte testimonianze di persone anziane che hanno raccontato la marina di un tempo, permettendo così di fare un raffronto con ciò che è oggi, sono state raccolte diverse immagini e si è approfittato per parlare di Squinzano e dei paesi vicini. Anche la tutela ambientale con l’erosione delle coste e i vari luoghi significativi (torri di avvistamento, Sant’Anna alla pietra, ecc...) sono stati argomento di punta di quella che poi è diventata una vera e propria tesina, corredata di slide, che è rimasta nella sede della proloco a disposizione di tutti coloro che volessero sfogliarla per immergersi nella nostra terra e nella nostra storia.
Nel corso degli anni la proloco, nata nel 2012 dopo la divisione della marina nei comuni di Trepuzzi e Squinzano, è diventata anche Associazione turistica e di promozione sociale, in questo modo si è potuta affiliare seppur per breve tempo al Banco delle opere di carità (non più presente a Squinzano dal 2015) provvedendo ai bisogni di 15 famiglie.
