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Una Piazza Plebiscito piena di gente ha dato il benvenuto al nuovo libro di Beppe Longo “Quinzio in quarantena”, presentato l’altra sera  a Squinzano.

 

 

Un evento particolarmente significativo per la cittadina, non solo per l’argomento di estrema attualità, ma soprattutto perché è stata la prima manifestazione post covid che ha segnato un graduale ritorno alla normalità.

A dare manforte all’autore sia i rappresentanti delle istituzioni a cui è stato riservato il compito dei saluti iniziali, che buona parte dei protagonisti che hanno accompagnato Longo nella stesura dell’opera. Il libro, infatti, si snoda in una serie di interviste a dieci nostri concittadini a cui la sorte ha riservato un ruolo di punto di riferimento sociale durante il lockdown che, ristabilita la calma, hanno potuto riorganizzare i loro pensieri e raccontare la loro esperienza. Punti comuni di tutte le testimonianze sono stati lo spaesamento iniziale e, in alcuni momenti, l’umano senso di fragilità e di impotenza a cui si è dovuto far fronte.

Nota di merito a don Attilio Mesagne che, fra tutti, ha sottolineato il senso di fiducia e speranza che lo ha accompagnato durante la quarantena. Ha inoltre evidenziato come la permanenza forzata in casa abbia fatto riscoprire a tanti di noi il senso della famiglia.

La serata è stata resa ancor più piacevole dall’ascolto dei brani musicali che ci hanno accompagnato in questi mesi; a partire dall’ inno nazionale dedicato alle vittime del Covid, passando per la colonna sonora di ‘Per un pugno di dollari’ in ricordo del maestro Ennio Morricone, fino a Nel blu dipinto di blu (Volare), Azzurro e Gianna che sono stati fra i brani cantati dai balconi.

 

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