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La comunità parrocchiale di Arnesano ringrazia il Signore per il dono di don Antonio Sozzo, nella ricorrenza del suo XXV anniversario di ordinazione sacerdotale.

 

 

 

Nel tratto di strada percorso insieme (dal 2008 al 2022), la comunità che egli ha guidato è cresciuta insieme con lui in “età” e - si spera - anche in “sapienza e grazia”, perché il sacerdote è uomo di Dio. L’amicizia tra la comunità di Arnesano e don Antonio ha radici lontane; all’inizio del suo ministero sacerdotale - nominato padre spirituale del seminario diocesano di Lecce e, successivamente, educatore del seminario maggiore in Molfetta - comincia ad accompagnare i giovani della parrocchia nelle esperienze di campo scuola e percorsi di formazione. Mentre cresce l’amicizia spirituale, nel 2008, è inviato come parroco.

Con lui la comunità ha sperimentato la condivisione di gioie e difficoltà, sempre nel rispetto del ruolo che ognuno ricopre, aiutandosi reciprocamente ad essere quella “Chiesa del grembiule”, sogno custodito dal Venerabile don Tonino Bello. È anche per questo che è giusto rivolgersi direttamente a don Antonio, ringraziandolo per quanto ha donato nei suoi 14 anni di servizio pastorale nella comunità parrocchiale di Arnesano.

“Carissimo don Antonio - scrivono da Arnesano -, ti ringraziamo perché ci hai insegnato ad alzare lo sguardo al Crocifisso come punto di riferimento, insegnando una spiritualità concreta, aperta all’accoglienza, attenta alle diverse povertà.  Sei stato annunciatore della sua Parola, della verità che salva, della sua voce nel mondo per portare ciò che giova al vero bene delle anime e all'autentico cammino di fede. Ci hai aiutato a scoprire il dono più bello: fare esperienza dell'amore fedele del Signore, nonostante gli ostacoli incontrati dentro e fuori di noi, imparando ad andare controcorrente, perché la gioia dei chiamati consiste nel credere e sperimentare che con Lui possiamo camminare, essere discepoli e testimoni dell’amore di Dio ed aprire il cuore a grandi ideali”.

A don Antonio augurano, perciò, di cuore, di continuare ad annunciare il Risorto con l’entusiasmo e la giovialità che lo caratterizza, per vivere la «misura alta della vita cristiana ordinaria» (Novo millennio ineunte). Con stima e affetto lo accompagnano con la preghiera del Beato Card. John Henry Newman: «Guidami, Luce, amica, in mezzo alle tenebre: guidami innanzi… Non ti chiedo di vedere l’orizzonte lontano, un solo passo mi basta…».

 

 

 

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