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“Per voi che siete a casa è strano vivere così questa giornata che rappresenta la festa dell’identità della vostra comunità: la stranezza diventi straordinarietà”.

 

 

 

Questo l’invito rivolto dall'arcivescovo Michele Seccia alla comunità di Surbo durante la solenne celebrazione in onore di Maria Santissima di Loreto.

Il martedì dopo Pasqua è, infatti, un giorno di festa per la comunità di Surbo che da secoli venera in questa giornata la Madonna di Loreto.

“È strano ma è straordinario: è strano celebrare così la Pasqua e per voi che siete a casa è strano festeggiare la festa dell’identità della comunità. Nel ricordare la Madonna di Loreto in questo martedì di Pasqua la stranezza diventa straordinarietà: l’evento straordinario diviene davvero se sappiamo rispondere affermativamente a queste domande: ci incontriamo con Cristo? Crediamo che sia veramente risorto oppure, celebrando Lui ci siamo accorti che il sepolcro è davvero vuoto? Oggi abbiamo la sensazione di trovarci davanti al sepolcro vuoto che, invece di portarci con la fede e la gioia la risurrezione di Gesù, ci conduce a tanti nostri fratelli e sorelle che in Italia e nel mondo stanno soffrendo o hanno perso la vita”: così mons. Seccia ha aperto la sua omelia nella solenne celebrazione in onore della Vergine Lauretana, a Surbo.

In chiesa i banchi erano ovviamente vuoti nel rispetto delle ordinanze ministeriali volte a contenere e contrastare il Covid-19, ma la diretta della santa messa sulla pagina della parrocchia di Santa Maria del Popolo e di Portalecce (CLICCA QUI) è stata seguita da tantissimi fedeli che hanno reso le proprie case vere e proprie chiese domestiche.

“L’isolamento che stiamo vivendo in questi giorni ci fa sentire ancora di più la nostalgia dell’incontro con Maria e il Risorto e in generale con la nostra comunità cristiana. Che Maria ci aiuti, dunque, a guardare oltre questa prova non facile, affinché non ci lasciamo vincere dal pessimismo e dalle divisioni” è l’invito che l’arcivescovo ha consegnato ai fedeli collegati in streaming alla fine della celebrazione.

“La comunità di Surbo le sarà grata: la sua è una presenza consolante in questo giorno così importante per noi”: così il parroco di Santa Maria del Popolo, don Mattia Murra ha ringraziato prima della solenne benedizione il pastore della Chiesa locale per la gradita presenza.

 

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