“Una festa essenziale negli orpelli ma intensa nelle relazioni”: queste le parole di don Mattia Murra, parroco di Santa Maria del Popolo in Surbo, al termine della festa patronale e del gemellaggio con la città di Turi, anch’essa legata al culto di Sant’Oronzo.
Una domenica ricca di fede e belle emozioni quella appena trascorsa: la comunità di Santa Maria del Popolo ha accolto con gioia tanti turesi, accompagnati dalla prima cittadina Tina Resta e dal parroco don Giovanni Amodio, per vivere insieme una giornata all’insegna della comune devozione verso Sant’Oronzo.
In mattinata, dopo l’accoglienza delle reliquie del santo patrono e l’incontro tra le autorità civili e religiose, si è svolta una visita guidata a cura del Comitato Sant’Oronzo presso l’antica e splendida chiesa di Santa Maria D’Aurio.
Se le ottime pietanze preparate con cura dai tanti volontari della parrocchia hanno ristorato il corpo, le divertenti esibizioni dei giovanissimi hanno senza dubbio allietato lo spirito: con canti e balli, i ragazzi sono riusciti in maniera esemplare a coinvolgere tutti gli ospiti e farli sentire a casa.
A cura di don Giovanni Amodio, nel pomeriggio, si è svolta la presentazione di “Proteggerò questa città”, libro antologico che descrive atti, celebrazioni e manifestazioni che hanno caratterizzato il Giubileo Oronziano 2018 nella città di Turi.
“Speriamo di avervi mostrato la Surbo bella che mai ci stanchiamo di far risplendere della bellezza di Cristo Gesù. Di queste giornate sarebbe bello averne tante!” ha scritto il giovane don Mattia al termine di questa insolita, splendida domenica.