Don Vincenzo Marulli, “la vecchia quercia”, come amava definirlo il compianto mons. Ruppi, alla veneranda età di 95 anni, loda il Signore, assieme a mons. Michele Seccia, per i suoi 70 anni di sacerdozio.
A trovare don Vincenzo con la sorella Carmela e la nipote Giulia, oltre a mons. Seccia, sono arrivati don Gaetano Tornese e don Antonio De Nanni, parroco e viceparroco di Torchiarolo, don Antonio Bruno, parroco della “Santa Famiglia”, in Trepuzzi, originario di Frigole-Borgo Piave.
C’è stato un momento di preghiera di ringraziamento al Signore per il dono del sacerdozio di don Vincenzo che ha tanto lavorato in questi 70 anni nella parrocchia del Sacro Cuore a Lecce, nella Parrocchia Santa Maria Goretti a Frigole e “Maria SS. Assunta” a Torchiarolo.
La sua attenzione particolare è sempre stata riservata ai giovani. Già negli anni ’70, su un terreno di sua proprietà, e a sue spese, costruì il primo stralcio della chiesa dell’Immacolata. Un seminterrato dove celebrava la messa e dove accoglieva tanti giovani per organizzare le liturgie alla luce delle nuove norme dettate dal Concilio, cantare e suonare con gli strumenti a loro familiari. Non si è mai risparmiato neppure a Frigole e Borgo Piave dove ha realizzato l’oratorio, centro d’incontro per tanti giovani. Dopo aver concluso il periodo di parrocato a Frigole, per raggiunti limiti di età, è ritornato a Torchiarolo dove ha ripreso a coltivare l’idea di un ampliamento e completamento della chiesa dell’Immacolata ma, purtroppo, questo sogno non ha potuto realizzarlo per inconciliabili problemi di natura urbanistica.
Sacerdote gioviale, dinamico, amico amato e rispettato da tutti, sempre attento ai mutamenti dei tempi e altrettanto pronto a coniugarli con le verità della fede e le indicazioni pastorali della Chiesa.