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"Tutte quelle città, poi paesi, quelle comunità che hanno in qualche modo Maria come protettrice sono fortunate. Forse quelli che sono lontani dalla chiesa non se ne accorgono, ma noi ce ne accorgiamo dei benefici dell'azione di Maria, per tutti". 

 

 

 

Così l’arcivescovo Luigi Pezzuto, nunzio apostolico in Bosnia Erzegovina e Montenegro, ha concluso ieri l'omelia nella celebrazione eucaristica del martedì dopo Pasqua, a Torchiarolo (BR), giorno in cui di festeggia la compatrona Maria Vergine di Galeano. 

Tante le persone che, nel rispetto delle norme vigenti, hanno partecipato alla santa messa e ancora di più quelle che, da ogni parte d'Italia, hanno pregato con la propria comunità, grazie alla diretta trasmessa da Portalecce (RIVEDI). 

Al termine della celebrazione il Sindaco, Elio Ciccarese, ha consegnato le chiavi della città in mano a Maria Vergine di Galeano, affidando insieme al parroco don Gaetano Tornese, tutti i concittadini che vivono un momento di prova a causa della pandemia.

Il presidente del comitato feste, Antonio Micello, ha voluto ringraziare tutti coloro che nella comunità hanno offerto del proprio, come sempre, in onore di Maria. Grazie alla generosità di tutti sarà possibile effettuare qualche lavoro di manutenzione straordinaria nella parrocchia. 

Anche quest'anno i festeggiamenti sono giunti al termine; le limitazioni non hanno consentito eccessi, ma come ha ribadito l’arcivescovo Pezzuto hanno riportato l'attenzione sull'essenziale, che è il rapporto di Maria con il suo amato figlio, chiedendo la sua intercessione per la liberazione da questo male che affligge il mondo intero, consci che la voce della Madre, donna instancabile, è la più gradita al cuore del Figlio. 

Foto di Roberta Tommasi e Gianni Golia

 

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