Ciò che conta non è la meta, ma il viaggio... Lo stanno scoprendo due musicisti, un regista, ed un fotografo che ripercorrono il cammino dei pellegrini verso la Terra Santa. Con loro Martino e il suo asino Bartolo.
“Asini dotti” è un progetto che verrà raccontato in un libro fotografico, un docu-film ed un cd musicale con i suoni e i rumori della natura dalle mille sfaccettature.
Da Torre Guaceto a Leuca lungo la Via Francigena, i pellegrini non avrebbero mai immaginato di attraversare posti conosciuti, eppure mai visti, paesaggi e boschi incontaminati eppur strabordanti di vita, a due passi da quello scempio di centrale, ormai giunta al capolinea.
Ma “Asini dotti” è anche una citazione dei versi del poeta Vittorio Bodini, che soggiornò proprio lungo questa strada, a Torchiarolo, punto tappa dello scorso sabato.
E sarà stato per caso, per gioco o per amore... che i musicisti Enza Pagliara e Dario Muci, il fotografo Marcello Moscara, il regista Francesco de Giorgi, lo scrittore Raffaele Gorgone, Martino Genchi e l'asino Bartolo stanno riscoprendo l'importanza dei contatti umani lungo il percorso, che non sono spariti con la pandemia. Le possibilità e le risorse dei paesi che stanno attraversando.
Diverse le difficoltà che il gruppo incontra. Dalle vesciche ai piedi, al sole che cuoce la schiena, dal carretto che incespica, a Bartolo che fa i capricci... Ma si sa, "quando lu ciucciu nu 'bole cu bie, magari ca fischi!". Eppure, è straordinariamente sorprendente l'accoglienza, la condivisione delle strategie per continuare il cammino, il caffè, il vino ed i fichi con le mandorle offerti sulla strada. Come in quella foto stupenda di Coppi e Bartali che si passano la borraccia sulla salita polverosa al Tour de France, i pellegrini immortalano attimi di solidarietà in cui non importa il «chi aiuta chi», ma importa il perché.
Così, dopo la pausa nella splendida città messapica di Valesio e la musica in piazza a Torchiarolo, ci si riposa, si scrive un'altra pagina, si monta una nuova immagine di questo diario di bordo... e Bartolo raglia, ma a noi piace immaginare che, invece, stia intonando una pizzica.
