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Padre nostro che ogni giorno entri con noi in classe, fa che possiamo santificare il tuo nome anche con il nostro studio, nel farsi del tuo Regno fa che non manchi a nessuno il grande bene dell’istruzione, la tua volontà sia guida per le nostre scelte e di coloro che governano il nostro paese.

 

 

 

Dacci oggi il pane della sapienza, perdonaci se non sempre lo abbiamo gustato fino in fondo e non lo abbiamo saputo condividere con gli altri. Non ci abbandonare di fronte alla tentazione di accontentarci del minimo, ma donaci il coraggio di investire tutto per quello che rende piena la nostra vita. Amen

Con questa preghiera corale i bambini, i ragazzi e i giovani di Torchiarolo si sono affidati al Signore per il nuovo anno scolastico.

Il momento di benedizione si è tenuto in Piazza Castello, grazie anche alla disponibilità dell'ente comunale, che attraverso il vice sindaco Michela Tommasi ha fatto giungere l'augurio per il nuovo anno scolastico rivolto ai piccoli, ma anche a tutto il personale scolastico.

Nelle parole di don Gaetano Tornese, parroco di Torchiarolo, la speranza di ripartire con serenità e coraggio, per uscire finalmente da questo periodo pandemico. Don Antonio de Nanni, nuovo vicario parrocchiale, ha guidato il momento con freschezza: "vivete con 'presciu', non siate tristi!"

Un passaggio importante, durante il suo primo incontro pubblico con i piccoli della città, lo ha riservato alla famiglia, la prima chiesa domestica, primo esempio del vivere secondo valori condivisi.

Così, alla fine della benedizione il comitato genitori ha presentato un segno concreto di impegno reciproco. Nella prima settimana di scuola in alcuni punti vendita sarà a disposizione una cassetta in cui donare materiale di cancelleria. Simbolicamente il presidente, Andrea Schipa, ha affidato ad alcuni ragazzi dell'Acr una cassetta, anche per la parrocchia, di cui essi stessi saranno custodi e promotori.

Un momento corale, a cui gli educatori Azione cattolica, molti ancora coinvolti nel percorso scolastico, tengono particolarmente, tanto da curarne, insieme con catechisti e Don, ogni minimo dettaglio.

Quest'anno, l'anno della ripartenza, una domanda ha provocato i presenti: "Cosa desideri per il nuovo anno?"

Non resta che augurare che tutti questi desideri diventino realtà, che la scuola riparta e custodisca con attenzione le nuove generazioni e che le famiglie sentano sempre più l'importanza del proprio ruolo educativo.

 

 

 

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