Don Leonardo Giannone, parroco di Vernole, ha ufficializzato il programma comunitario per la quaresima dell’anno 2021.
La seconda Via Crucis si terrà in chiesa madre domani 5 marzo e sarà animata dai cantori del coro della parrocchia, per poi proseguire con una serie di appuntamenti e celebrazioni in preparazione alla giornata del 4 aprile, solennità della Pasqua.
“La parrocchia non è una struttura caduca; proprio perché ha una grande plasticità, può assumere forme molto diverse che richiedono la docilità e la creatività missionaria del pastore e della comunità. Sebbene certamente non sia l’unica istituzione evangelizzatrice, se è capace di riformarsi e adattarsi costantemente, continuerà ad essere «la Chiesa stessa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlie». Questo suppone che realmente stia in contatto con le famiglie e con la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano a se stessi. Attraverso tutte le sue attività, la parrocchia incoraggia e forma i suoi membri perché siano agenti dell’evangelizzazione. È comunità di comunità, santuario dove gli assetati vanno a bere per continuare a camminare, e centro di costante invio missionario” ha comunicato don Leonardo, che conclude: “A partire da questo brano della Evangelii gaudium di Papa Francesco, il consiglio pastorale della parrocchia di Vernole ha ripreso il filo di un discorso cominciato da tempo, per riflettere sulla identità e sul ruolo della parrocchia nel nostro tempo e nel contesto del nostro territorio. Dalla condivisione sono scaturite proposte e prospettive concrete, non solo per il tempo di Quaresima, ma anche per il presente e il futuro della nostra comunità. La parrocchia, intesa come casa e scuola di preghiera e di comunione, deve agire con un rinnovato e convinto spirito missionario, uscendo verso le diverse periferie esistenziali, a cominciare da quelle giovanili sempre più bisognose di attenzione, di coinvolgimento, di corresponsabilizzazione, in più stretta armonia con la famiglia e la scuola. Occorre quindi incentivare la comunione fraterna e, contestualmente, incoraggiare la missione: se infatti la comunione ci spinge fuori di noi, è proprio la missione che invera e consolida sempre più la comunione fraterna. Parola, pane e perdono sono i luoghi in cui le nostre strade si intrecciano con quelle di un Dio che cammina al nostro fianco e condivide il peso del nostro vivere”