Furono momenti di grande apprensione a Vernole, quando nel settembre 2020 Mariano De Pascalis venne coinvolto in una esplosione avvenuta in un deposito di sua proprietà alla periferia del paese.
Tempestivamente la moglie allertò i soccorsi, ma le condizioni non sembrarono facili sin dal primo momento, tanto che i medici dell’ospedale di Lecce riferirono “la situazione è molto grave e critica: la prima settimana di rianimazione suo marito è nelle mani del Signore!”
Iniziò così il percorso tortuoso e difficile della vita di Mariano, che lui stesso ripercorre in una lettera scritta nelle scorse settimane, ricca di emozioni e paure, ma anche di speranza e amore, che inizia proprio da quel terribile incidente e che si conclude con una notevole ripresa delle sue condizioni di salute. Un percorso che passa dai vari reparti del nosocomio di Lecce a quelli del “Perrino” di Brindisi, dall’affetto dei familiari a quello degli amici, dalla fiducia nei medici alla fede religiosa.
Infatti, sempre i medici dell’ospedale di Lecce, constatando che la situazione era peggiorata, riferirono alla moglie Rosa: “Signora la vita di suo marito è appesa ha un filo: se crede, solo un miracolo lo può salvare” ma oggi è una gioia, per tutta la comunità di Vernole, sapere che Mariano stia bene. Stiamo infatti parlando di un uomo che si è sempre speso per il suo paese, nel volontariato, nell’associazionismo e nel lavoro. Al termine di questa emozionante lettera, ha voluto ringraziare tutta la sua famiglia, la moglie, i figli, la nipotina, la nuora (che ha arricchito la lettera con una personale testimonianza che collega la vicenda alla devozione per i Santi Medici), i fratelli, tutto il personale medico e ausiliario, tutti i sacerdoti e religiosi che gli sono stati vicini (tra questi anche Suor Lucia, cugina di Mariano) e tutti coloro che lo hanno aiutato in questo terribile momento, oltre che gli amici della comunità neocatecumenale e dell’associazione “Carabinieri in congedo”. Una celebrazione di ringraziamento per questa straordinaria storia, unica nel suo genere, si terrà nella chiesa madre di Vernole domenica prossima 13 giugno alle 19.