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La comunità di Strudà, dopo una novena iniziata lo scorso 27 luglio con la presenza del nunzio apostolico in Bosnia Erzegovina e Montenegro, mons. Luigi Pezzuto, si prepara a vivere due giorni dedicati alla protettrice del paese, la Madonna della Neve.

 

 

 

Sono in programma festeggiamenti civili e religiosi, se pur nel rispetto delle norme anti-coronavirus, tra i quali anche la consegna delle chiavi al simulacro della Madonna della Neve.

Siamo giunti anche quest’anno a vivere la festa della santa patrona della nostra comunità civile ed ecclesiale. Festa attesa e desiderata perché fa sentire la divina protezione della Vergine Madre, e ci fa rivivere un forte legame con le generazioni che ci hanno preceduto e che tanto hanno fatto per rendere bello il tempo per onorare Maria. La festa di quest’anno ci rende ancora una volta l’immagine di popolo in cammino, che attraversa la valle di lacrime avendo come riferimento Maria Stella di speranza e condivisione” ha annunciato don Mino Arnesano, parroco di Strudà, che in merito al tempo vissuto dalla comunità ha precisato: “Il popolo di Strudà sente e vive una devozione forte verso la Madonna della Neve, e in questi ultimi anni si sta stringendo sempre più intorno a Lei. Il comitato feste ha provveduto al restauro della base della statua, che nel tempo ha subito molti danneggiamenti, segno forte di un legame con quanti ci hanno preceduto. Maria, Madonna della Neve, continui a vegliare su di noi e su Strudà”.

Il programma delle celebrazioni si concentra nelle giornate del 4 e 5 agosto, così come i concerti bandistici, mentre lo spettacolo pirotecnico si terrà nella serata del 5. I festeggiamenti si concluderanno il 6 agosto con una serata cabaret in Piazza Vittorio Veneto.

 

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