“Noi cristiani vorremmo essere cittadini di un’Europa protagonista nell’opera di pace e di sviluppo dei popoli, vorremmo coltivare e tenere vivo il sogno dei padri fondatori, per evitare che la cultura europea sia impostata sul mero individualismo, sugli imperativi del mercato, sugli egoismi nazionali”.
“Perciò sentiamo il dovere di vivere anche l’appuntamento elettorale di giugno con responsabile partecipazione”. Lo afferma mons. Mario Delpini, arcivescovo di Milano, presentando alla diocesi il documento (QUI LA SINTESI) sulle prossime elezioni europee elaborato dal Consiglio pastorale diocesano.
Il Consiglio pastorale diocesano è un organismo che resta in carica 5 anni e che nella sua composizione attuale conta su 143 membri, per la maggior parte laici e laiche. Si tratta di fedeli attivi nelle parrocchie e di rappresentanti di associazioni, movimenti e gruppi ecclesiali, con una distribuzione equilibrata per sesso, età e provenienza dalle varie zone della diocesi.
A loro si aggiungono alcuni presbiteri, religiosi e religiose.
“Per questi motivi - dichiara Delpini - ho accolto con favore l’idea del Consiglio pastorale diocesano di elaborare, nel corso dell’ultima sessione svoltasi a febbraio, il breve testo/appello rivolto a tutte le comunità cristiane”. Il documento è stato approvato all’unanimità.
“Ora è compito di tutti contribuire alla circolazione di tale documento e alla promozione di occasioni per approfondirne e svilupparne ulteriormente i contenuti: nelle parrocchie e nelle comunità, nelle associazioni e nei movimenti ecclesiali, e - perché no? - anche in contesti non ecclesiali ma in cui i cristiani sono attivamente presenti. Qualunque documento, seppure ben redatto, per arrivare allo scopo non deve rimanere un foglio stampato, ma ha necessità di avere le gambe che lo fanno circolare e la faccia di qualcuno che ci crede in prima persona”.