Figlie di Eva. La battaglia delle donne per la vita e la libertà in Iran, Afghanistan e Stati Uniti è stato il tema al centro di un incontro fecondo e partecipato da tanti, venerdì scorso, nell’elegante chiostro dell’antico seminario di Lecce, in Piazza Duomo.
Un ritrovo “intellettuale” che, come un calcolo matematico del comune denominatore, ha saputo tenere insieme tanti e tante diversità di stile, ideologia, tradizione, con un’unica verità assoluta: orientarsi al bene.
E questa volta l’Accademia della carità di Lecce ha osato farlo con la sua caratteristica primaria: la cultura. Ha solo declinato questa strategia di supporto all’inclusione, nel campo “femminile”, mettendo in luce la forza di emancipazione che il binomio donna-letteratura sa esercitare.
Liliana Faccioli Pintozzi, giornalista di Sky Tg24, nonché autrice del sopracitato libro, è l’esempio di tutto questo! Una spinta intellettuale personale che ha voluto interessarsi, con autorevolezza femminile, di un mondo sopraffatto dalla ingiustizia, per denunciarlo, portarlo alla luce e tentare di vincerlo.
L’affluenza all’evento ha testimoniato la sua efficacia: giovani e adulti, professionisti e cultori di storia, scrittori e dilettanti, cristiani e mussulmani, politici e non.
La donna e la sua scrittura può osare tanto e tanto può agevolare l’inclusione sociale di chi ancora non vede riconosciuti i propri diritti: le donne. Da donna a donna, da Liliana alle innumerevoli mamme, giovani, bambine, anziane che soffrono mancanza di riconoscimento, di ascolto, di libertà, di uguaglianza. Questo è quanto hanno rilevato le stesse ospiti della Casa della carità di Lecce, che sono giunte all’incontro con la Faccioli Pintozzi, entusiaste e preparate, dopo un percorso di lettura del libro stesso. “Un mondo dove la donna vale meno è un mondo ancora poco interessante, oltre che ingiusto!”, ha osato sottolineare una di loro nel corso della serata.
L’invito a chi volesse continuare il percorso è per il prossimo appuntamento del 24 maggio con Simona Abate ed il suo libro di arte relazionale quale Il Blu di una Monarca.