La tradizionale festa di San Valentino offre una preziosa opportunità di riflessione sul mistero dell’amore.
Vengono in aiuto le parole del card. Martini: “Chiamo amore quella esperienza intensa, indimenticabile e inconfondibile che si può fare soltanto nell'incontro con un'altra persona. Non c'è quindi amore come cosa astratta, come virtù senza oggetto. Non c'è amore solitario. L'amore suppone sempre un altro e si attua in un incontro concreto. Per questo l'amore ha bisogno di appuntamenti, di scambi, di gesti, di parole, di doni che, se sono parziali, sono tuttavia simbolo del dono pieno di una persona all'altra”.
L’impegno della Chiesa diocesana verso quanti abbracciano la vocazione all’amore coniugale si esprime in forme diverse. Tutte mirano a cogliere il germe dell’amore umano, che spesso oggi permane nella sfera dei sentimenti e delle emozioni rischiando di implodere, per situarlo nello spazio delle scelte definitive della persona, favorendone la maturazione verso un “per sempre” che ne esprime realmente la pienezza. In altre parole, si tratta di un’estasi dall’avere all’essere e dall’essere al dono.
Vari sono gli ambiti in cui si muove la pastorale familiare diocesana. Nei mesi scorsi, in collaborazione con l’Istituto metropolitano di scienze religiose, si è tenuta una riflessione sulla figura di Paolo VI, autore dell’Humanae vitae, per celebrarne l’anniversario.
L’accompagnamento dei nubendi al sacramento del matrimonio sta dimostrando negli anni una crescita di desiderio da parte di tante giovani coppie di “fare sul serio”. Laddove si offre un sostegno valido questo cammino dà i suoi frutti. Si concluderà nel mese di aprile con un incontro dell’arcivescovo con tutti i fidanzati della diocesi.
Da più tempo anche alle famiglie ferite di separati, divorziati e risposati è riservata una particolare attenzione con un percorso mensile di confronto e di dialogo.
Nei prossimi mesi, inoltre, partirà anche un breve ciclo di formazione per gli operatori della pastorale familiare che svolgono il proprio servizio nelle comunità parrocchiali.
Interessanti anche le proposte che vengono dal Consultorio diocesano “La famiglia” che, gradualmente, si fa spazio nelle scuole e nelle parrocchie con qualificate esperienze educative. Ampi gli spazi di ricerca e approfondimento, dai sentimenti all’affettività, dall’adolescenza alla genitorialità, fino alla cura di chi è nella malattia.
In definitiva, una Chiesa attenta e disponibile all’ascolto ma, ancor più, all’annuncio gioioso dell’amore che libera e che salva.