Anche quest’anno è possibile lucrare l’indulgenza plenaria per tutto l’Ottavario dei morti. Il Catechismo della Chiesa cattolica così presenta l’indulgenza: «È la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati già rimessi quanto alla colpa, remissione che il fedele, debitamente disposto e a determinate condizioni, acquista per intervento della Chiesa, la quale, come ministra della redenzione, autoritativamente dispensa ed applica il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei santi» (1471).
Ogni peccato, nel sacramento della riconciliazione, è perdonato. È un ritorno pieno alla comunione con Dio perché ogni pena eterna è cancellata dalla grazia del sacramento. Rimangono tuttavia le pene temporali conseguenti al peccato. La Chiesa, in virtù del potere di legare e sciogliere ricevuto da Cristo, interviene a favore del cristiano mettendolo in comunione con il tesoro dei meriti di Cristo, della Beata Vergine e dei santi così che, sperimentando la ricchezza della misericordia, ottenga da Dio anche la remissione della pena temporale in maniera parziale o plenaria.
Nella comunione dei santi l’indulgenza può essere ottenuta anche per i nostri defunti, così che siano liberati dalle pene temporali dovute ai loro peccati.
Ma cos’è il suffragio? La ricorrenza della Commemorazione dei fedeli defunti suscita in tutti noi il ricordo di chi ci ha lasciato e il desiderio di rinnovare nella preghiera quegli affetti che con i nostri cari ci hanno tenuto uniti durante la loro vita terrena. È ciò che esprimiamo con il termine suffragio, parola che deriva dal verbo latino suffragare che significa: soccorrere, sostenere aiutare. In vari modi la Chiesa ci insegna che possiamo suffragare le anime dei nostri cari defunti: con la celebrazione di messe, con i meriti che acquistiamo compiendo le opere di carità e, infine, con l’applicazione delle indulgenze.
Queste le indicazioni della Penitenzieria apostolica: «L’indulgenza plenaria per quanti visitino un cimitero e preghino per i defunti anche soltanto mentalmente, stabilita di norma solo nei singoli giorni dal 1° all’8 novembre, può essere trasferita ad altri giorni dello stesso mese fino al suo termine. Tali giorni, liberamente scelti dai singoli fedeli, potranno anche essere tra loro disgiunti».
Per ottenere l’indulgenza, oltre alla visita al cimitero con una preghiera per i defunti, siamo invitati a recitare il Credo, il Padre nostro e una preghiera per il Papa. Nei giorni precedenti o successivi è necessario accostarsi al sacramento della riconciliazione e ricevere l’Eucaristia.