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"Il fatto è che di solitudine se ne parla troppo poco - spiega l’autore di un progetto avviato a Cesena sulla solitudine - mentre è un problema che riguarda molte persone, anche giovanissime” (www.cesenatoday.it).

Nella nostra epoca i giovani nel pieno di un’apparente energia, avvertono un senso di solitudine e disorientamento. Hanno bisogno di aiuto, nella loro crescita personale, per difendersi da quella che viene definita ‘la cultura della morte’, diffusa soprattutto dai mezzi di comunicazione: sembra, cioè, che esista solo la vita presente, il momento attuale come se fosse l’ultimo, senza un progetto per il futuro. Al futuro-promessa sembra essersi sostituito il futuro-minaccia!

Nonostante l’apparente contemporanea facilità di comunicazione sul web, alcuni giovani sembrano essere intrappolati in stati di emarginazione completamente nuovi, figli del tempo in cui viviamo.   

Ecco profilarsi l’emergenza educativa! Per lo psichiatra Tonino Cantelmi oggi si può parlare di ‘genitore liquido’: si tratta di genitori che appartengono alla generazione-di-mezzo, capaci di utilizzare la tecnologia digitale ed anzi da essa affascinati. Il genitore liquido subisce il tema dell’ambiguità, della fluidità dei ruoli, del narcisismo, del bisogno di emozioni e la relazione educativa ne risulta sbiadita proprio nella sua essenza.

Sono genitori affettuosi, preoccupati per i loro figli, accudenti, ma che hanno rinunciato ad educare, cioè a trasmettere visioni della vita, narrazioni, assetti valoriali e di significato.

Il vero terreno di impegno è quello familiare! Un ambiente familiare sano, affettivo e sufficientemente attento è la migliore prevenzione per costruire una personalità equilibrata e armonica.

 

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