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Ieri mattina l’associazione “Cuore e mani aperte” ha donato, grazie alla partecipazione di tutti coloro che ritengono che un gesto d’amore silenzioso sia quello che più di tutti genera una melodia di vita, un Holter pediatrico all’Unità di Neonatologia, Nido, Utin (terapia intensiva neonatale) del presidio ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce.

 

 

 

 

Alla cerimonia erano presenti il direttore generale di Asl Lecce, Stefano Rossi; la direttrice sanitaria del “Fazzi”, Patrizia Barone; il direttore responsabile dell’Utin, Enrico Rosati e una numerosa rappresentanza del personale di reparto coordinato dalla caposala Gianpalma Gravili.

Era, inoltre, presente, in qualità di ospite d’onore il padre fondatore della neonatologia salentina, il dott. Raffaele Longo, oggi in quiescenza, a cui il reparto è intitolato.

La cerimonia è stata allietata dall’accompagnamento musicale della pianista Valentina Parentera, del violinista Marco Ferulli e della soprano Francesca Mazzeo.

La data non è stata scelta a casa, infatti, il 17 novembre di ogni anno si celebra la Giornata mondiale della prematurità e simbolicamente si è voluto scegliere questa giornata per consegnare questa donazione. L’intento è quello di portare l’attenzione sulla prevenzione e sull’amore sincero che deve spingere noi adulti a non arrenderci davanti al dolore.

Nelle più grandi città del mondo, sugli ospedali e lì dove ci sono persone attente e sensibili verso gli altri, si accende il colore viola che è da sempre legato ai significati più profondi della vita. Ieri sera, su iniziativa dell’associazione anche la facciata del Fazzi è stata illuminata di viola.

I bambini sono il nostro bene più prezioso, il nostro futuro e l’unica cosa per la quale valga davvero la pena riscoprire la vita andandole incontro senza paura” - è così che esordisce don Gianni Mattia, fondatore e presidente di ‘Cuore e manu aperte’ -. È innegabile che al giorno d’oggi sempre più difficoltà siano legate alla genitorialità e alla salute dei più piccoli, ma nello stesso tempo sono aumentate e migliorate tutte le tecnologie e ricerche scientifiche che ci hanno consentito di usufruire di cure più efficaci e importanti azioni diagnostiche per la prevenzione. L’amore per poter sbocciare ha bisogno di cure costanti, un esserci che parte dal profondo del proprio cuore. Noi questo lo vediamo in tutte quelle persone che nel corso degli anni hanno scelto di credere nella sincerità del nostro operato consentendoci con il loro sostegno di essere una presenza rassicurante e concreta nella vita di tutti coloro che hanno richiesto il nostro aiuto e che nel ricevere ci hanno fatto il dono più importante: il sorriso dei più piccoli!”.

 

 

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