Alla chitarra Samuele accompagna la bella, limpida voce della sua mamma, la signora Gerarda, sulle note del “Canto libero” di Lucio Battisti, per esprimere e condividere il messaggio di una fede solare ed inossidabile e di speranza.
“Noi cristiani abbiamo la responsabilità di portare speranza e fiducia con la nostra fede nella vita, anche dopo la morte”, afferma Gerarda nel commentare la sua iniziativa e la realizzazione, insieme al figlio, di un video (CLICCA QUI)le cui immagini danno consistenza visiva e commentano le parole del testo.
Quest’ultimo è stato scritto da Gerarda che “in alcune parti - precisa - ho preso spunto dal messaggio di Papa Francesco in occasione della preghiera contro la pandemia recitata il 27 marzo” nella struggente bellezza di una Piazza San Pietro deserta.
Sono parole che colgono il senso della solitudine, la ricerca di perdono, il contrasto tra la libertà a cui è destinato l’uomo e la vita attuale, fatta di chiusura, dolore, di tanti morti e al tempo stesso parlano dell’incondizionato amore di Cristo: “La sofferenza ci ha trasfigurati, presi alla sprovvista, disorientati,” ma “Cristo ci sarà accanto e torneranno gli abbracci protetti da Maria nel suo Cuore Immacolato” perché “La vita con te non muore mai”.
Tra le immagini più significative il suggestivo altare della reposizione, quest’anno inibito alla tradizionale visita dei fedeli, con il particolare di una mascherina poggiata tra rami d’ulivo, realizzato da don Nando Capone, parroco di San Bernardino Realino in Lecce di cui Samuele e Gerarda sono attivi parrocchiani.
“La vera forza è la fraternità”, sostiene il canto, convinzione ribadita dall’immagine finale di, una croce fiorita tra il tintinnio di campanelli vibranti nel vento in un “canto libero”.