“Con il vostro permesso, vorrei inviare il servizio che state realizzando a Papa Francesco” - ha rivelato l'arcivescovo Michele Seccia, benedicendo il Magibus, il nuovo mezzo di trasporto dell'associazione 'Cuore e mani aperte'.
“Papa Francesco - proseguito Seccia - poiché pochi giorni ha regalato due respiratori di ultima generazione all’ospedale 'Vito Fazzi', vorrei fargli sapere anche che noi sappiamo anche promuovere. Devo dare atto che da quando sono a Lecce, la vostra associazione sostenuta dall'infaticabile don Gianni Mattia in ospedale - trasforma un luogo di sofferenza in oasi di umanità”.
Queste le parole del pastore a margine della cerimonaia che si è tenuta ieri in Piazza Duomo per l'inaugurazione e la benedizione del Magibus, il nuovo servizio offerto dall’Associazione Cuore e Mani Aperte.
Erano presenti, il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, il vicesindaco Alessandro Delli Noci, il presidente dell’associazione “Cuore e mani aperte”, don Gianni Mattia, il vice presidente dello stesso ente del terzo settore, Franco Russo e il padrone di casa, per l'appunto, mons. Seccia, arcivescovo metropolita di Lecce.
L’evento è stato trasmesso in diretta su Portalecce , per consentire alla comunità, visto il divieto di assembramenti previsto dalle normative anti-contagio da Covid-19, di parteciparvi almeno virtualmente.
Franco Russo ha ricordato che due anni prima, il 24 giugno del 2018, veniva inaugurata, nella stessa cornice di Piazza Duomo, la Bimbulanza 2.0, l’ambulanza pediatrica che in due anni ha percorso in lungo e in largo la penisola, per più di 120.000 km, trasportando gratuitamente minori dalla provincia di Lecce verso i maggiori centri d’eccellenza d’Italia. Ha ripercorso, inoltre, i traguardi raggiunti dall’associazione “Cuore e mani aperte” nell’ultimo anno, con particolare attenzione alla umanizzazione delle cure e degli spazi ospedalieri.
“Quando un uomo ha il coraggio di farsi carico dei sogni e desideri di coloro che vengono definiti i più deboli, in realtà si accorge di quanto la vita possa insegnarci le diverse sfumature dell'animo umano - ha dichiarato il presidente don Gianni Mattia -. Succede che lì dove ci si sentisse abbandonati, prigionieri della malattia e della solitudine, si scoprano cuori e mani aperte che con noi e attraverso noi, accolgono, custodiscono e accompagnano le vite che incontrano a perseguire il proprio cammino. Quest'oggi insieme a voi, abbiamo inaugurato il Magibus, un'ulteriore prova d'amore, un continuare a voler essere al fianco di chi con fiducia ci permette di arricchire il nostro essere con la forza del loro coraggio e amore per la vita. Diverse sono le personalità intervenute in questa giornata di forti emozioni e ciascuno di loro ha lasciato un messaggio importante per una comunità che sa stringersi e diventare famiglia”.
L’acquisto del nuovo mezzo è stato reso possibile grazie al ricavato del 5x1000 e al contributo di privati cittadini.