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Domani ricorrono due anni dalla morte in giovane età di Titti Martina. Responsabile per Lecce di “For Life”, la onlus di volontariato impegnata in Italia e all’estero nella realizzazione di progetti umanitarie attraverso la raccolta di contributi volontari. 

 

 

 

Negli anni, “L’attività di For Life onlus - è scritto sul sito della onlus - si è concentrata prevalentemente verso i bambini delle popolazioni africane, senza tuttavia trascurare progetti mirati all’infanzia e destinati a bambini italiani. L’attenzione verso l’infanzia “meno fortunata” è mirata, anche, alla sensibilizzazione della infanzia “più fortunata” verso la vita solidale, tramite la conoscenza di usi e costumi, di disaggi lontani con lo scopo di far crescere, anche nel benessere, il sentimento della solidarietà. Tutti i progetti realizzati da For Life onlus, discussi e condivisi, in accordo con le popolazioni indigene sono stati donati ai locali, essendo parte integrante della, pur recente storia di For Life, la volontà di non avere nessun patrimonio intestato alla onlus”. Di For Life, Titti era uno dei pilastri più importanti.

Stasera alle 18, il vescovo di Nardò-Gallipoli, Fernando Filograna, grande amico di Titti Martina e dei suoi familiari, presiederà a Santa Rosa in Lecce l’eucarestia di suffragio alla vigilia del secondo anniversario della morte.

A breve vedrà la luce un altro sogno di Titti: grazie all’impegno di For Life verrà inaugurato a Lecce lo “Studio medico solidale” intitolato a lei: non è riuscito a vederne la luce ma esso sarà un ambulatorio plurispecialistico aperto a chi non può nemmeno versare il ticket sanitario.

Di seguito un caro ricordo di Titti, redatto per l’occasione da Maria Rosaria Dell’Anna, un’altra volontaria di For Life, molto legata alla signora Martina.

 

Ciao Titti, sono passati due anni dalla tua “partenza”! Ci siamo conosciute quando già le nostre vite erano mature, i percorsi segnati (così credevamo), quando partendo da strade differenti alla faticosa ricerca dell’Altro avevamo però deciso di essere finalmente noi stesse.

Mi sono sentita onorata, arricchita della tua amicizia, e questo per me è stato uno dei tanti segni della grazia di Dio che ho ricevuto e sono convinta che è stato così per tutte le persone che hanno avuto, come me, il privilegio di condividere con te un pezzo del loro cammino. Un’amicizia sincera, senza fronzoli, di grande disponibilità, generosità, serietà, entusiasmo, affetto; mi hai resa partecipe dei tuoi pensieri e dei tuoi progetti, mi hai fatto sentire importante perché parte integrante della tua vita.

Con un gruppetto di amiche, era impossibile dirti di no, mi hai coinvolta nelle tue avventure e senza rendermene conto mi sono trovata catapultata nell’organizzazione dei concerti For Life “Insieme per la vita”, di raccolta fondi per il Campus Bio-Medico, di spettacoli di beneficenza per l’Icc di Bari e di tante altre iniziative dove la parola d’ordine era sì divertirsi e far divertire ma soprattutto aiutare gli altri, il prossimo, i bambini, verso i quali avevi una speciale predilezione e sensibilità d’animo che ti aveva portata qualche anno fa ad un viaggio in Africa dove avevi toccato con mano l’estrema povertà e la miseria di quel popolo.

Sognavi sempre in grande e questo ha contribuito alla realizzazione della Fondazione di “Comunità del Salento” per avviare progetti di sviluppo per il nostro territorio e per sostenere le indagini sociologiche sulle povertà a Lecce, alla nascita dell’Associazione “Dorainpoi” venuta alla luce dall’idea di interessarsi della persona, adulto o ragazzo, attraverso attività ed incontri formativi e poi ancora il grande sogno dello “Studio Medico Solidale” per donare gratuitamente, dicevi, una visita specialistica a chi non può permettersi neppure il pagamento di un ticket; un sogno che non hai avuto il tempo di vederlo compiuto ma che ormai è una realtà, una sfida per noi, perché ci credevi davvero, perché avevi messo così tanta energia nel pensarlo, che il modo migliore per dirti grazie era realizzarlo e dargli il tuo nome.

Riuscivi in tutto perché la tua fede era incrollabile (non può essere un bluff, mi dicevi, quando parlavamo scherzando di quello che ci attende in un’altra vita), e questo credere nonostante tutto, nonostante la malattia che più di una volta ti aveva visitata, era la tua arma vincente.

Dio è stato buono con noi, mi ripetevi spesso, ed è proprio ripensando alla grande eredità che ci hai lasciato ci siamo resi conto che non potevamo trasformare la tua assenza in tristezza o in disperazione, non avresti voluto, la tua praticità non lo avrebbe consentito; solo gratitudine allora, una gratitudine immensa che ci porta a ringraziare Dio ogni mattina quando apriamo gli occhi e ogni sera prima di chiuderli e a ricordare ogni giorno che la vita è servizio, è un dono, un dono gratuito,  “un dono da donare”, come hai fatto tu nel breve ma intenso tempo che hai vissuto.

Tante altre cose vorrei dirti, ma le conosci tutte!

Un abbraccio grande, grande, come quelli che ci davamo quando non c’era la pandemia!

 

Forum Famiglie Puglia