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Oggi è la memoria liturgica dei Santi Cosma e Damiano, martiri dei primi anni del IV secolo durante la persecuzione di Diocleziano.

Per la loro professione di medici, sono intitolate loro le corporazioni attinenti e riconosciuto il patronato degli Ospedali e delle facoltà universitarie di Medicina. In alcuni casi erano invocati contro le ulcere, le epidemie, l’incontinenza urinaria e nei casi di parassitosi intestinale che colpiva principalmente i bambini, con questa giaculatoria:

Santu Cosimu e Santu Damiano,                  San Cosimo e san Damiamo,

‘ui cu’ la pinna, jeu cu’ la manu                    voi con la penna, io con la mano

llivàmine i vermi a stu scristianu.                 togliete i vermi a questo cristiano.

Tra i detti popolari si registra: me pàrenu li santi Mièteci o me pàrenu santu Còsimu e Tamianu, mi sembrano i santi Medici o mi sembrano San Cosimo e Damiano, che si rivolge a due persone o amici che stanno sempre insieme.

Per approfondimenti: R. Barletta, Ci tene arte tene parte, Grifo, Lecce, 2011.

 

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