0
0
0
s2sdefault

Originario dell’Illiria (odierna Albania), si dice che conquistò fama in Oriente per avere esorcizzato il figlio dell’imperatore bizantino Gardiano.

Forse per l’appartenenza alla chiesa orientale non è contemplato nel calendario liturgico romano e non figura nei libri agiografici.

È molto venerato a Cattaro, nell’odierno Montenegro, dov’è patrono, in Sicilia e nell’Italia meridionale; in Puglia si ricorda ad Adelfia (Bari), Cerignola (Foggia), Pulsano (Taranto), Nardò e Alessano, che lo festeggia liturgicamente il 10 novembre e, civilmente, l’ultima domenica di luglio; probabilmente il culto di San Trifone fu propagandato dai monaci greci che, com’è noto, trovarono rifugio e ospitalità nel Salento.

Non si sa per quale particolare biografico il santo sia ritenuto e invocato tradizionalmente per proteggere le coltivazioni agricole dalle invasioni degli insetti nocivi e, specialmente, dalle cavallette e dai bruchi. Pertanto, la presenza della sua raffigurazione o l’intitolazione di chiese e cappelle è un segno di riconoscenza della popolazione rurale nei confronti di San Trifone per avere debellato la presenza di insetti dannosi alle colture.

Per approfondimenti: R. Barletta, Quale santo invocare?, Grifo, 2013.

 

Forum Famiglie Puglia