È protettrice di artiglieri, minatori, vigili del fuoco, depositi di munizioni che da lei presero il nome di ‘santabarbara’; viene invocata per allontanare i fulmini.
È universalmente riconosciuta patrona del Genio Militare, degli Eserciti e delle Artiglierie italiana, belga, francese e spagnola. In Italia è patrona della Marina militare.
Un’invocazione che si rivolgeva alla santa, protettrice dal maltempo, dai fulmini e dal fuoco, perché allontanasse i temporali.
Àzzate Santa Barbara e nu dormire Alzati Santa Barbara e non dormire
ca aggiu istu tre scere inìre che ho visto tre burrasche venire
una te acqua, l’aura te jentu una di acqua, una di vento
e l’aura te male tiempu. e l’altra di cattivo tempo.
A mare a mare puzzane scire Al mare al mare possano andare
a dhrai ci nu canta gallu dove non canta gallo
a dhrai ci nu lusce luna dove non risplende luna
a dhrai ci nu nasce nudhra creatura. dove non nasce nessuna creatura.
Per approfondire: R. Barletta, Quale santo invocare. Feste e riti del calendario popolare salentino, Ed. Grifo, Lecce, 2013.