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Lo si aspettava da diverso tempo e, alla fine, è avvenuto. La statua di Sant’Oronzo (un colosso di oltre 5 metri di altezza che contiene all’interno una spaziosa cavità) opportunamente messo in sicurezza dai tecnici della Colaci Emilio Impianti e Restauri, ha lasciato il suo capitello ed è disceso sulla piazza a lui dedicata.

Per la terza volta, dunque il simulacro del patrono torna coi piedi per terra. Dopo le discese degli anni '40 e '80 (LEGGI ARTICOLO), l'evento di quest'anno risulta davvero significativo perché avviene quasi all'indomani del 1950° anniversario del martirio del protovescovo di Lecce, secondo la tradizione locale.

Prima di quella odierna, l’ultima discesa risale al 1984, quando la carica di primo cittadino era ricoperta dal compianto Ettore Giardiniero. La statua venne a lungo custodita nel Sedile e già allora ci si accorse di quanto ruggine ed agenti atmosferici vari la mettessero a dura prova. Come ricorda Salvatore Spedicato, si accarezzò concretamente l’idea di conservarla in maniera definitiva, ponendo sulla colonna una copia in bronzo (LEGGI ARTICOLO). Alla cosa si diceva favorevole anche il noto scultore Floriano Bodini, che avrebbe voluto coinvolgere nel progetto le Accademie delle Belle Arti di Lecce e Carrara, ma l’idea fu infine scartata e si optò per una nuova azione di recupero. Fu in questo secondo restauro che, secondo Filippo Montinari, Sant’Oronzo perse il vistoso mazzo di fiori che si nota in diverse foto della prima metà del Novecento, per mettere in maggior risalto il prezioso pastorale.

Ora il complesso ma possibile restauro del monumento proseguirà nell'apposito spazio messo a disposizione già dall’amministrazione Salvemini a Palazzo Carafa.

Si ringraziano Antonio Sergio e Stella Ciardo per video e foto.

 

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