Nell’ambito della solennità dei santi patroni di Lecce Oronzo Giusto e Fortunato, sabato 21 agosto alle 21, nella suggestiva cornice del chiostro dell’ex Convento dei Teatini la diocesi di Lecce, in questo anno straordinario del Giubileo Oronziano, dona alla città e ai visitatori una serata all’insegna della cultura: la rappresentazione de “Il Giudice Rosario Livatino”, il reading teatrale scritto da Maria Francesca Mariano.
L’evento è offerto gratuitamente dalla diocesi di Lecce col partenariato del Centro Studi “Rosario Livatino” ed è messo in scena dalla Compagnia Témenos - Recinti Teatrali, con il patrocinio del comune di Lecce ed il sostegno di Quarta Caffè.
Il reading, per la regia di Marco Antonio Romano, fondatore e presidente della Compagnia, è incentrato sulla figura di Rosario Livatino, il magistrato assassinato dalla mafia agrigentina il 21 settembre del 1990, a soli 38 anni, proclamato beato da Papa Francesco come martire della giustizia e della fede con una solenne cerimonia presieduta dal “nostro” card. Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, nella cattedrale di Agrigento il 9 maggio di quest’anno.
Scopo della scelta - spiega don Damiano Madaro, vicario episcopale per la pastorale della diocesi di Lecce, che introduce l’evento - è di “mostrare una via di martirio ai nostri tempi; (…); la testimonianza del cristiano oggi (…) non è subire il martirio per non voler abiurare la fede, il martirio si vive nella coerenza evangelica nei diversi ambiti nei quali viviamo e nelle varie professionalità, soprattutto quando questi ambiti e professionalità sono volte al bene comune”.
All’introduzione affidata allo stesso don Damiano seguiranno i saluti di mons. Michele Seccia, arcivescovo di Lecce, e del card. Semeraro, in video collegamento. Come si diceva, Semeraro ha seguito personalmente il percorso di beatificazione di Livatino e, dell’omelia della liturgia di canonizzazione, ne ha sottolineato la “credibilità come coerenza piena e invincibile tra fede cristiana e vita (…). Credibilità e giustizia furono “inseparabili nella condotta del martire (…) al punto da convincere i suoi avversari che l’unica possibilità che avevano per uccidere il giudice era quella di uccidere il cristiano”.
Prima della rappresentazione teatrale interverranno il magistrato leccese Alfredo Mantovano, vicepresidente del Centro studi “Rosario Livatino” e l’autrice del reading la dott.ssa Maria Francesca Mariano, giudice penale presso la Corte d’Assise di Lecce.
I personaggi sono attori e attrici della la compagnia “Temenos - Recinti teatrali” che si propone di diffondere la cultura teatrale nazionale ed internazionale, portando in scena dalla prosa classica a quella contemporanea, al musical, con particolare attenzione ai temi sociali e della legalità come il precedente lavoro “Falcone e Borsellino - Storia di un dialogo”, scritto sempre da Maria Francesca Mariano, portato in tour nei teatri e nelle scuole d’Italia.
Rosario Livatino è interpretato da Marco Antonio Romano, la madre Rosalia da Liliana Putino, Mino Profico interpreta il padre Vincenzo; la fidanzata è messa in scena da Valentina Piccolo ed Enzo Esposito rappresenta un pentito di mafia.
Si partecipa all’evento gratuito solo su prenotazione online sul sito www.portalecce.it. All’ingresso triage anti Covid ed esibizione del Green pass.