Secondo protocollo di intesa firmato in neanche in una settimana per l’Accademia della Carità questa volta con l’Associazione italiana odontoiatri, sede di Lecce, per “sostenere il sorriso”.
Solo una settimana fa, nel salone dell’episcopio a Lecce, era stato firmato il protocollo con Confindustria Lecce e adesso, sempre con lo stesso spirito e lo stesso obiettivo socio-lavorativo, si firma l’accordo che prevede la collaborazione con gli odontoiatri per la cura, la sensibilizzazione e l’impegno per saluta orale, ritenuta ormai essenziale per migliorare e avere un sano stile di vita anche e soprattutto per le persone meno fortunate.
La conferenza stampa questa volta si è tenuta proprio presso la Casa della Carità nel centro storico di Lecce, dove per l’occasione, la piccola sala che accoglie i poveri duranti il pranzo e la cena, è diventato luogo aperto per tutti coloro che hanno voluto partecipare e assistere al momento con il presidente della sezione provinciale dell’associazione italiana odontoiatri, il dott. Filippo Muratore, che si è mostrato orgoglioso ed emozionato per questo obiettivo raggiunto proprio nel World oral healt day. “È importante scoprire e capire l’importanza della salute della nostra bocca - ha dichiarato Muratore -, con la bocca non solo mangiamo e parliamo ma sorridiamo e per queste persone che magari hanno perso il sorriso è importante per noi far capire l’importante della cura e della prevenzione”.
Contento e soddisfatto anche Alessandro Valenti, presidente dell’Accademia della Carità come anche don Vito Caputo, vicario generale e presidente della Fondazione Casa della Carità che, dopo aver portato il saluto di gratitudine dell’arcivescovo Michele Seccia (a Roma per l’udienza del Santo Padre), ha spiegato come “prima ancora della casa evangelica forse proprio la Casa della Carità esprime l’umanità che dobbiamo avere”.
Sono intervenuti anche il dott. Mario Moroni, consigliere dell’Accademia della Carità e Simona Abate coordinatrice della Casa della Carità. Tutti insime impegnati nell’obiettivo del conseguimento della dignità della persona attraverso la carità umana.
