Si è tenuto l’altra sera il secondo appuntamento della Scuola di Formazione "Per una politica educata", promossa dall'Azione cattolica diocesana e dall'Ufficio diocesano di pastorale sociale.
Ospite della serata è stato Padre Francesco Occhetta, redattore de "La Civiltà Cattolica", straordinario protagonista del dibattito sul rapporto tra i cristiani e la politica nella nostra società e anima di "Connessioni", un progetto che ormai da dieci anni riunisce centinaia di giovani, perlopiù provenienti dalle principali aggregazioni laicali del Paese, offrendo loro la possibilità di confrontarsi e formarsi sui grandi temi dell'agenda politica.
Prima della relazione dell'ospite, l'equipe di animatori della Scuola ha iniziato a condividere con i tanti presenti i risultati del lavoro di animazione vicariale che è stato svolto nei mesi scorsi, attraverso interviste e focus group che hanno coinvolto persone già in diversi modi impegnate sul territorio della nostra diocesi, dal mondo della scuola e dell'università a quello del lavoro in tutte le sue componenti, a quello del terzo settore e della pubblica amministrazione. In particolare, Eleanna Longo, responsabile diocesana dei giovani di Azione cattolica, ha raccontato quanto è emerso dalle risposte date dagli intervistati alla prima parte delle domande proposte, che riguardavano nello specifico il rapporto tra la Fede e la politica.
Padre Occhetta si è poi addentrato nel tema dell'incontro, “Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico... il cristiano e la carità politica”. Il vangelo di Luca è diventato, così, punto di partenza per una riflessione sul concetto di “prossimo” e su come stia evolvendo oggi l'idea di “vicinanza”, messa in crisi da un esasperato narcisismo che produce alienazione e, al tempo stesso, “nasconde i volti delle persone”, tanto nelle relazioni private, quanto nello spazio pubblico. Per ricostruire una politica educata, per orientarci nel tempo dei populismi (parafrasando il titolo del suo ultimo libro), occorre, dunque, "ritornare a chiamarci per nome, partendo dai volti di chi è a noi vicino; a costruire comunità, che sono l'antidoto a chi strumentalizza i popoli; e a vivere la città, con al centro le persone e i loro bisogni, i loro diritti e le loro responsabilità."
Temi, questi ultimi, in grande continuità con quelli trattati nel corso del primo incontro, sulla Lettera a Diogneto, e che preparano la strada per i prossimi appuntamenti. In particolare, venerdì 22 (al Convitto Palmieri, inizio ore 19) Gianfranco Brunelli, direttore della rivista “Il Regno”, si soffermerà sui risvolti “politici” del magistero di Papa Francesco, con un’attenzione particolare al discorso alla Chiesa Italiana pronuciato in occasione del Convegno Ecclesiale nazionale di Firenze.
adiscorso alla Chiesa Italiana pronuciato in occasione del Convegno Ecclesiale nazionale di Firenze.