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Ben dieci anni fa, dopo l'apertura della Casa della Carità, per volere dell’allora arcivescovo Domenico D’Ambrosio, nacque il “Punto ristoro” nella parrocchia leccese del Sacro Cuore.

 

 

L’esigenza? La diocesi oltre a garantire l’ospitalità notturna alla Casa della Carità e il pranzo a mezzogiorno anche a Santa Rosa colse il bisogno di non abbandonare i poveri di sera. Nacque così il primo “Punto ristoro” di Lecce, nella parrocchia del Sacro Cuore, la più vicina alla stazione, in una zona della città che da sempre raccoglie fin dal tramonto molte persone in difficoltà.

L’iniziativa lanciata dall’arcivescovo e realizzata grazie al supporto della Caritas diocesana, venne accolta con grande entusiasmo dall'allora parroco don Gigi Fanciano e dal diacono della comunità, Antonio Casarano. Anche con il cambio del parroco la storia è andata avanti: con don Michele Marino si continua con lo stesso entusiasmo grazie a tanti volontari che offrono il loro servizio, ma con la porta sempre aperta non solo ai poveri ma anche a chi volesse aggiungersi in un servizio quotidiano che può essere sempre migliorato.

Ogni sera viene offerto il panino, variando il companatico e rispettando, per quanto possibile, le esigenze culturali e religiose soprattutto degli stranieri; poi la bibita, un dolce e quanto la provvidenza ogni giorno garantisce.

Ora è tempo di festeggiare il traguardo dei primi dieci anni: giovedì 10 ottobre alle 18 nei locali del “Punto ristoro”, un momento di gioiosa condivisione con i poveri e con l’arcivescovo Michele Seccia, con il sindaco Adriana Poli Bortone, con i responsabili della Caritas diocesana e con tutti i volontari. La serata sarà allietata dalla pizzica di Luigi De Nuzzo (Ucciu Aloisi Gruppu).

 

 

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