In questo anno pastorale, in cui la Chiesa celebra il Giubileo, l’Ufficio di pastorale familiare della diocesi di Lecce propone un itinerario che coniuga il tema del Giubileo, Pellegrini di speranza, con la vita della famiglia e la sua identità.
In questo contesto, primo appuntamento sarà il ritiro spirituale degli operatori della pastorale familiare, coppie e fidanzati dal titolo La famiglia chiamata ed invitata ad essere pellegrina di speranza, che si terrà domenica 20 ottobre, presso il Centro diocesano di pastorale e cultura “Giovanni Paolo II” (ex nuovo seminario).
Il ritiro sarà un’occasione preziosa per riflettere sul ruolo della famiglia nella società contemporanea e sul cammino che essa è chiamata a percorrere alla luce della speranza cristiana. La speranza, nella visione cristiana non è semplicemente un vago ottimismo o una sorta di “pensare positivo”. Essa è la certezza che Dio non ci abbandonerà mai, nemmeno nei momenti più bui. La speranza non elimina i problemi, ma dà la forza per affrontarli, sapendo che Dio cammina sempre accanto a noi. La speranza cristiana è profondamente connessa con la fede. La crisi di fede nel mondo moderno è anche crisi di speranza, e questo Giubileo rappresenta un'opportunità unica per rimettere al centro delle nostre vite l'incontro con Dio.
La famiglia, chiamata ad essere un segno di speranza, è anche pellegrina di speranza. Essere pellegrini di speranza significa affrontare insieme le sfide e le gioie della vita quotidiana. È un richiamo a non scoraggiarsi mai, a credere che ogni crisi può essere superata se vissuta con fede ed amore.
Il ritiro del 20 ottobre offrirà momenti di preghiera, riflessione e condivisione, in cui gli operatori pastorali potranno approfondire il tema del Giubileo e riflettere su come accompagnare le famiglie nel loro cammino di fede. Sarà un’occasione per approfondire la relazione tra fede e speranza, e per rinnovare l’impegno a vivere il proprio matrimonio e il proprio servizio pastorale come un autentico pellegrinaggio, guidati dalla luce di Cristo.