“Echi ceciliani”, ovvero il quarto e penultimo appuntamento leccese delle “Notti sacre””, prestigiosa rassegna di musica sacra - giunta a Bari alla sua quattordicesima edizione - che le chiese di Lecce, per un particolare accordo tra arcidiocesi di Bari-Bitonto, arcidiocesi di Lecce e ArtWork, ospitano per il secondo anno consecutivo.
Di scena domani 13 ottobre, sempre alle 20.30 - stavolta presso la basilica del Rosario di Lecce – Maurizio Morello (basso) e Biagio Putignano (organo) con uno spettacolo incentrato sul cecilianesimo, movimento musicale che si poneva come obiettivo la riforma della musica sacra, fino ad allora intrisa e contaminata dal melodramma, così popolare agli inizi del Novecento. Col “Motu proprio” Pio X, nel 1903, riconobbe le idee che sin dal 1869 erano propugnate da Franz Xaver Witt in favore di una più dignitosa musica sacra: spesso, difatti, il pianoforte si sostituiva all’organo, le arie d’opera fungevano da offertori o comunioni e lunghi preludi in forma di sinfonie operistiche al ritmo di polke o valzer venivano eseguite all’organo. Con la riforma ceciliana si cercò dunque di riportare in auge il modello musicale gregoriano, proponendo lo stile palestriniano come modello compositivo e riformando anche la struttura fonica dell’organo, gettando dunque le basi per un ammodernamento della musica liturgica.
Ideata da mons. Antonio Parisi, “Notti sacre”, in programma fino al 20 ottobre, è un evento di Vallisa Cultura realizzato in collaborazione con arcidiocesi di Bari-Bitonto, arcidiocesi di Lecce e Artwork; si avvale del sostegno del Ministero della Cultura con il Fondo unico per la cultura, del patrocinio del Pontificio consiglio della cultura, Regione Puglia, comune di Bari, comune di Lecce, Acquedotto Pugliese, e del supporto di ArtEcclesiae Bari-Bitonto, Fondazione Splendor Fidei e Portalecce.