0
0
0
s2sdefault

Giovedì prossimo 29 Novembre alle 16 arà presentato il volume “Il Sinodo nella Chiesa di Lecce. Un Sinodo dei giovani e per i giovani” presso la sala conferenze del rettorato in Piazza Tancredi a Lecce.

L’evento si svolgerà alla presenza di mons. Seccia e mons. D’Ambrosio e vedrà la partecipazione di Paola Bignardi, coordinatrice dell'Osservatorio Giovani Istituto 'Giuseppe Toniolo' di Studi Superiori di Milano, già presidente dell’Azione Cattolica.

Il libro è il frutto del lavoro svolto durante il Sinodo dei Giovani a Lecce voluto mons. Domenico d'Ambrosio, per rispondere alla rarefazione del mondo giovanile nella vita della comunità ecclesiale leccese. È stato un percorso durato quattro anni e suddiviso in due fasi. Nella prima, i giovani di Lecce sono stati coinvolti per confrontarsi su alcuni temi importanti della realtà sociale in cui vivono. Le loro riflessioni sono state il punto di partenza della seconda fase, quella in cui la comunità ecclesiastica si è interrogata su possibili proposte di cambiamento al riguardo.

Si è partiti, quindi, da uno studio conoscitivo (svolto attraverso focus group) in cui sono stati coinvolti circa 400 giovani dai 15 ai 29 anni. Gli argomenti sui cui i giovani si sono confrontati sono stati: famiglia, rapporto con i coetanei, lavoro, politica e fede. Per ciascuna area i giovani hanno individuato gli aspetti positivi e gli elementi su cui porre le basi per possibili processi di cambiamento.

La famiglia è emersa come elemento fondamentale della propria esistenza, percepita come tale non solo nei legami di consanguineità ma anche nelle relazioni affettive e amicali. Tra le criticità emerse c’è il rapporto eccessivamente paritario tra genitori e figli.

Il legame amicale, fulcro vitale delle relazioni tra pari, è la componente positiva del rapporto con i coetanei, ma emerge anche il forte senso di noia che i giovani intervistati attribuiscono ai coetanei nel trascorrere il tempo libero.

Il filo conduttore del dibattito sul lavoro è stata la critica nei confronti del mondo lavorativo, critica in molti casi rivolta verso i giovani stessi ritenuti pigri nel cercare lavoro, in altri casi verso i cambiamenti sociali e politici degli ultimi tempi.

La politica ha acceso il dibattito. A primo acchito i giovani hanno espresso una forte contrarietà verso il mondo della politica. È emerso però che la politica in quanto interesse per la res pubblica è un elemento positivo, quando invece diventa attività partitica si svuota di significato.

Al credo religioso e alla fede i giovani hanno riconosciuto un forte potere aggregante. Un elemento particolarmente sottolineato è stato la profonda esigenza che la Chiesa si avvicini ai giovani parlando di argomenti molto vicini al proprio mondo e che si apra ai cambiamenti sociali in atto esattamente come fa Papa Francesco con il suo essere vicino alla gente comune.

Nella seconda fase, tutte le riflessioni emerse dai focus group con i giovani sono state riportate nella realtà ecclesiastica: attraverso gruppi di discussione inter-parrocchiali si sono analizzati i punti di criticità individuati e ci si è interrogati su come la Chiesa può affrontare le problematiche emerse e proporre possibili azioni in merito. L’obiettivo è stato di giungere ad alcune propositiones da vagliare e suffragare nelle assemblee sinodali.

Il risultato di tutto il percorso ha visto il delinearsi di proposte di cambiamento concrete, nate dal confronto partecipato tra persone che vivono la realtà delle parrocchie. Tra le propositiones è emersa l’esigenza di promuovere il dialogo intergenerazionale e di farlo rinvigorendo quei luoghi di incontro molto importanti come gli oratori; ed ancora si è sottolineata l’importanza di attuare una pastorale familiare adeguata ai cambiamenti in atto nella società.

Fondamentale, per quanto riguarda prettamente i giovani, è stata la proposta di rinnovare il modo di fare catechesi per arginare la loro uscita definitiva dalla Chiesa; importante anche la promozione di momenti di confronto tra i giovani, simili a quelli vissuti durante il percorso sinodale.

Anche per il lavoro si sono articolate proposte concrete: dalla Chiesa dovrebbero partire attività di formazione, orientamento e di rete tra realtà sociali presenti sul territorio per favorire occasioni esperienziali per i giovani.

Per quanto riguarda i giovani e il rapporto con la fede la proposta è quella di educare i giovani a riconoscere i bisogni autentici della vita, di accompagnarli in percorsi di discernimento in vista delle decisioni più importanti anche attraverso l’offerta di spazi e luoghi per la contemplazione, la preghiera e l’ascolto della coscienza.

Alla luce di tutto il percorso emerge un’immagine dei giovani protesi a sperimentarsi, per costruire e migliorare la realtà sociale che li circonda, ma soprattutto attivi in un processo di rinnovamento partecipato della Chiesa.

 

Forum Famiglie Puglia