È l’ 8 dicembre, la Chiesa ricorda la festa dell’ Immacolata Concezione e, nella Chiesa di Lecce, ricorre anche la Giornata del seminario.
Il seminario è un tempo di crescita, una palestra, grazie alla quale un ragazzo e un giovane può scoprire se effettivamente Dio lo sta chiamando a qualcosa di grande come, ad esempio, essere al suo servizio come sacerdote. La chiamata di Dio colora l’esistenza e le dona sempre slancio e forza: per questo lo slogan di questa giornata è «i colori della vocazione».
Essere sacerdote è, appunto, una vocazione, una chiamata che comincia nell’iniziativa di Dio che fa il primo passo. È attraverso il quotidiano e costante esercizio del confronto con la Parola di Dio, nei momenti che si vivono insieme e dell’ascolto reciproco, aiutati anche dai propri educatori, che un ragazzo può rendersi conto di quale può essere quel progetto che il Signore ha per lui. Questo, dunque, è quello che un giovane vive quando, con gioia, apre il proprio cuore e si mette in cammino.
Non è un caso che la Giornata del seminario la si celebri in questo giorno nel quale si ricorda l’Immacolata Concezione perché è proprio Maria l’esempio di ogni vocazione, si può dire che lei è stata la prima discepola, lei che con il suo umile ma coraggioso Sì ha risposto e ha realizzato quel progetto speciale che il Signore stava pensando per lei.
La “grandezza” della comunità del seminario minore non sta nei suoi numeri, questi poco importano, ma nell’altezza, nella profondità e nell’intensità con cui si lascia agire la forza dello Spirito Santo. Questa si vede in due modi: in quei giovani e ragazzi che seriamente si stanno mettendo in gioco per scoprire quel progetto che Dio sta pensando per loro e nell’accompagnamento e nella preghiera delle comunità parrocchiali che lasciano risuonare nei loro cammini quotidiani il vangelo della vocazione.