La Visita Pastorale è un Kairos attraverso il quale la comunità loda il Signore, medita, accogliendo Colui che presiede la nostra Chiesa diocesana nel nome di Cristo.
Non una ispezione quindi, ma una grazia particolare che, come seme caduto in terra, germoglia e fruttifica; una grazia di maggior presa di coscienza dell’essere “sacramento” di Dio: Padre, Figlio e Spirito Santo nel territorio. Una sacramentalità perché con la sua Visita, il vescovo annuncia Colui che è presente; che dà grazia, che guida con la parola; che sostiene con la carità offrendo luce e speranza, che dà energia con i sacramenti e con la fraternità a tutto campo.
In questo contesto di vita e di servizio verso chiunque, la Visita Pastorale che l’arcivescovo Michele Seccia inizia oggi alla comunità parrocchiale di San Lazzaro in Lecce diviene un grande segno di comunione; sguardo più profondo sulla vita dei singoli e dell’intera comunità; grazia abbondante di Dio perché in questo territorio sia più lodato e benedetto. L’arcivescovo troverà una comunità desiderosa di ascolto di colui che presiede, nel nome del Buon Pastore, la nostra Chiesa di Lecce. Troverà e si confronterà con una realtà sociale, culturale, religiosa che, nella sua originalità, si impegna ad essere una Chiesa aperta a tutti, soprattutto a coloro che hanno bisogno di maggiore luce, di confronto, di attenzione, di condivisione. Il vissuto della parrocchia di San Lazzaro vede nei tre cardini: Parola-Sacramento-Carità, l’ossatura del suo vivere.
La liturgia è la fonte, l’annuncio è impegno costante; la carità quotidiana dei singoli e della comunità è l’autenticazione del nostro essere discepoli di Colui che non è venuto per essere servito, ma per servire. Se l’Eucarestia è l’esperienza del dono ricevuto, la carità diviene segno di cuori amanti e desiderosi di offrire speranza, luce, comunione. L’arcivescovo troverà donne e uomini, giovani, ragazzi desiderosi di ascolto del pastore, della sua parola, perché in lui vedono Gesù che condivide il nostro impegno di ascolto, di contemplazione e di servizio verso coloro che bussano alla nostra porta.
La Visita dell’arcivescovo sarà Kairos per tutti noi. Gli obiettivi da raggiungere non nascono tanto da progetti pensati, ma da una Presenza che illumina quotidianamente offrendoci la possibilità della contemplazione del suo amore nell’adorazione eucaristica quotidiana, nella carità verso i tanti poveri che bussano alla nostra porta e nella Lectio divina settimanale. La comunità accoglierà l’arcivescovo come segno sacramentale di Cristo. In lui è Cristo che ci visita, ci incoraggia, ci benedice per dare maggiore slancio alla testimonianza cristiana quotidiana nel nostro territorio.
Non parlo di obiettivi ma di impegno a far crescere maggiormente il nostro amore alla Parola, all’Eucarestia, ai tanti che bussano alla nostra porta, bisognosi di cuori caldi, di mani pronte all’abbraccio, alla condivisione, nella consapevolezza che qualunque cosa facciamo a coloro che bussano al nostro cuore lo facciamo a Cristo Signore. Dalla Vista Pastorale ci attendiamo paternità illuminata, braccia aperte benedicenti, annuncio della misericordia.