Fino al 2 novembre compreso, il cimitero di Lecce resterà aperto con orario continuato dalle 7 alle 18 per le visite ai defunti.
E in vista di queste giornate così sentite dalla nostra gente, anche l’arcivescovo Michele Seccia ha stabilito un piccolo programma di celebrazioni. Il 2 novembre alle 15.30, come da lunga tradizione, presiederà l’eucarestia al cimitero di Lecce. Concelebrerà con lui il nuovo arcivescovo coadiutore Angelo Raffaele Panzetta. Alla concelebrazione parteciperanno i parroci e i sacerdoti che operano in città. Lo stesso giorno alle 18 Seccia presiederà in cattedrale la messa prefestiva in memoria dei suoi precessori, i vescovi di Lecce defunti. Infine, il 4 novembre alle 9,30 sarà di nuovo al cimitero e in occasione della Festa dell'Unità nazionale e della Giornata delle Forze armate celebrerà la messa in suffragio dei caduti di tutte le guerre.
“Come è noto - scriveva mons. Seccia ai sacerdoti qualche anno fa in vista delle ricorrenze d’inizio mese -, ci apprestiamo ad entrare nel mese di novembre, in cui tradizionalmente commemoriamo i nostri defunti. I fedeli e, in verità, anche coloro che abitualmente non frequentano le nostre comunità, sono soliti far visita al cimitero e ricordare i propri cari, portando dei fiori e recitando qualche preghiera. Ai sacerdoti, soprattutto, spetta il compito di educare il popolo a vivere con spirito di fede questa pia tradizione, incentivando la predicazione sulla vita eterna e ricordando quelle verità di fede che vengono spesso trascurate. Il nostro compito, però, non si deve limitare a un generico annuncio sui temi escatologici, ma, come già fate, deve incidere nella vita dei credenti, i quali sono chiamati a sentirsi avvolti dalla misericordia del Padre e a vivere in questo mondo come ‘cittadini del cielo’, circondati da ‘un gran numero di testimoni’, e “cercando le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra del Padre”.
Poi una raccomandazione di non poco rilievo a tutti sacerdoti: “vi ringrazio per il cammino di santificazione a cui spesso invitate i fedeli, affinché non vi sia alcuna mescolanza tra fede e pratiche superficiali o, persino, superstiziose. So anche molto bene quanto desideriate purificare le menti e i cuori da alcune nuove mode, come la festa di Halloween, che, sradicata dal suo senso cristiano, rischia di far cadere soprattutto i nostri giovani in errore”.