“Ci manca poter vivere appieno l’Eucaristia, ma non possiamo arrenderci proprio adesso! Preghiamo in comunione fraterna affinché il numero dei contagi possa ridursi al punto di poter riprendere in sicurezza le celebrazioni con il popolo di Dio e la vita pastorale delle nostre comunità”.
Sono alcune delle raccomandazioni finali con le quali l'arcivescovo Michele Seccia conclude una lettera (ALLEGATA SOTTO) inviata oggi a tutti i sacerdoti per comunicare le disposizioni in vigore da lunedì 4 maggio in materia di celebrazioni delle liturgie funebri. Ma dopo le disposizioni di natura tecnico-logistica – che riprendono le indicazioni del Dpcm del 26 aprile e le indicazioni pratiche diffuse ieri dalla Cei (LEGGI QUI) per poter compiere in tutta sicurezza un primo passo - il vicario per l'economia mons. Montinaro ha già preso contatti con aziende specializzate per l'acquisto dei termoscanner da consegnare a tutti i parroci - verso la riapertura alle comunità anche delle messe feriali e festive, mons. Seccia non si è lasciata sfuggire l'occasione di rivolgere ai confratelli presbiteri parole di gratitudine e di incoraggiamento.
“Ringrazio con tutto il mio cuore quanti di voi continuano a lavorare instancabilmente per il bene della comunità, ma ribadisco, ancora una volta, la mia richiesta di lasciare le chiese aperte più tempo possibile per permettere a tutti di poter entrare per un momento di preghiera o di adorazione”.
“Perseveriamo con fiducia - conclude l'arcivescovo nella lettera - nel comportarci con senso di responsabilità nel rispetto delle disposizioni nazionali ed ecclesiali, e continuiamo, per quel che è possibile, ad incontrarci a distanza e a mantenere viva la nostra fede grazie anche alla tecnologia e all’inventiva di tanti di voi”.