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“La nuova sede esprime concretamente l’attenzione della Chiesa di Lecce verso questa istituzione, destinata a formare cristiani maturi, capaci di affrontare impegnative sfide nell’attuale cambiamento d’epoca”.

 

 

 

Sono le parole (LEGGI IL TESTO INTEGRALE) con cui l’arcivescovo Michele Seccia ha aperto l’inaugurazione del nuovo anno accademico dell’Istituto Superiore di scienze religiose nel rinnovato Centro mediterraneo di cultura Giovanni Paolo II.

Nuova e prestigiosa sede, quindi, per l’istituzione metropolitana salentina della Facoltà teologica pugliese, chiamata ad offrire ad ogni studente l’impegnativa proposta di compiere qualificati percorsi di formazione culturale, con la ricerca e la comunicazione della cultura cristiana e la maturazione di specifiche competenze.

L’arcivescovo, che ha il ruolo di Moderatore, ha sottolineato che l‘apprezzata istituzione accademica, pertanto, deve interpretare con vigore l’impegno, espresso da Papa Francesco nella Veritatis gaudium, di intraprendere una nuova tappa dell’evangelizzazione, con proposte di studio ed approfondimento qualificati.

Costituendo, così, un provvidenziale laboratorio culturale, in cui la Chiesa fa esercizio di attività formativa inserita nella realtà quotidiana, illuminata dal messaggio evangelico ed arricchita dai doni dello Spirito, elargiti ad ogni battezzato e ed all’intera comunità con la sapienza e la scienza.

Il presule ha messo in risalto che l’Istituto di Scienze religiose, anche grazie alla diligente ed impegnativa guida dell’attuale vicario generale Luigi Manca, ieri ringraziato ufficialmente, e dell’attuale direttore Antonio Bergamo,  rappresenta ormai un valido riferimento formativo per l’arcidiocesi e per la metropolia di Lecce. Oltre ad essere particolarmente qualificato nella regione

E chiamato, con il suo impegno a diffondere la cultura del Vangelo della prossimità e nella fedeltà all’intitolazione a Don Tonino Bello, a promuovere la fraternità, tanto cara a Papa Francesco, recependo interrogativi e problemi dell’uomo contemporaneo nelle diverse realtà educative e religiose.

Mons. Seccia, in particolare, ha manifestato grande soddisfazione per i tanti studenti, iscritti non solo per le prospettive dell’insegnamento, ma in buon numero, già con attività professionale, protesi ad approfondire la dimensione teologica e culturale della propria esperienza di fede.

Per cui, l’arcivescovo si mostra compiaciuto nel costatare che la ricerca qualificata e sistematica di Dio e del messaggio cristiano rimane attuale, interessante ed importante.

Particolarmente a Lecce, dove si rimane affascinati dall’ammaliante arte barocca e si sperimenta continuamente che l’attrazione del Bello, costituisce una via importante con cui Dio continua ad attirarci a sé e dove, appunto, l’Istituto di scienze religiose ha promosso un corso specialistico di Teologia della bellezza.

 

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