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La marcia dei cinquecento per raggiungere Roma e incontrare Papa Francesco. Anche così l’Azione cattolica diocesana di Lecce ha voluto festeggiare i propri 150 anni di storia, ieri in piazza San Pietro all’udienza generale del Santo Padre.

 

 

Un pellegrinaggio e uno storico momento di festa e condivisione che ha visto partire ben otto pullman da tutta la diocesi di Lecce, cui si sono aggiunti altri soci e simpatizzanti che si sono mossi con mezzi propri per raggiungere Roma.

Presente con loro anche l’arcivescovo Michele Seccia, che non ancora una volta ha voluto condividere insieme alla “sua” Ac la festa e il rendimento di lode al Signore, nel cuore della Chiesa cattolica, per continuare ad essere sempre “collaboratore della gioia” del suo popolo.

Dopo il viaggio durato per tutta la notte tra martedì e mercoledì, il folto gruppo di ragazzi, giovani, adulti (in rappresentanza dell'ancor più numerosa famiglia di Ac) di buon mattino si è riunito tutto in piazza San Pietro, incontrando così Papa Francesco che nel suo saluto ha dedicato parole di auguri e di incoraggiamento a tutta l’Ac di Lecce.

“Siate costruttori di fraternità”: queste le parole che il Pontefice ha rivolto direttamente all’Azione cattolica di Lecce. “Una gioia immensa aver potuto portare al Santo Padre il saluto e la preghiera della nostra associazione” ha poi dichiarato emozionato il presidente diocesano Mauro Spedicati, che durante la messa celebrata con l’arcivescovo a Santa Maria delle Grazie al Trionfale, dopo l’udienza generale, ha ribadito con forza il perché di questo importante pellegrinaggio: “per noi venire dal Santo Padre e celebrare l’eucaristia con il nostro vescovo serve a ricordarci che tutto quello che facciamo e che abbiamo fatto in questi 150 anni - la formazione, la preghiera, il servizio per la Chiesa e per le città - non sono semplicemente una forma di attivismo fine a se stesso, ma il modo, il nostro modo, di vivere alla sequela di Gesù Cristo e orientare tutta la nostra vita alla luce del suo vangelo”.

Mons. Seccia ha poi invitato tutti a dare valore al passato, al presente e al futuro, facendo memoria per ieri, per l’oggi e per il domani: “Siate sempre formatori della fede nella fede - ha invitato durante l’omelia -, da qui, riconfermati nella fede e nella vostra scelta associativa, vogliamo tutti, io compreso, ripartire per continuare a essere ancora a lungo, nelle nostre comunità, testimoni autentici di quell’Incontro che ci cambia la vita”.

Presenti anche l’assistente diocesano unitario, mons. Antonio Montinaro; don Mattia Murra, assistente per il settore giovani; don Cosimo Marullo, assistente Acr, e altri sacerdoti (don Sandro Quarta, don Vincenzo Martella, don Alessandro Scevola e don Antonio Sozzo) che hanno accompagnato le loro Ac parrocchiali.

Tanta l'emozione che ha pervaso la giornata, per una Azione cattolica che dimostra sempre di essere famiglia di famiglie al servizio della Chiesa e del mondo, operai di una chiamata che nella diocesi di Lecce ancora oggi, dopo 150 di storia, ha rivisto confermato il proprio “sì” davanti agli occhi del Papa, forti di una fedeltà che guida i passi di ogni età.

 

 

 

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