Sotto gli occhi di tutti i novanta ettari bruciati con una intera pineta inghiottita dalle fiamme che hanno avvolto anche alcune villette, due auto, una sessantina di giardini privati e decine di gazebo.
L’incendio sicuramente doloso, perché le fiamme sono partite da più punti e quasi in contemporanea. Qualcuno ha posizionato gli inneschi, almeno tre, e poi gli ha dato fuoco. Le sterpaglie si sono accese subito, a causa di una leggera brezza che soffiava.
Turisti e bagnanti, fatti evacuare in fretta e furia, strade completamente bloccate in entrata per permettere lo spegnimento. Lanci di acqua con i canadair, mentre da terra sono state impegnati operatori del servizio antincendio boschivo dell’Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali, vigili del fuoco, forestali, protezione civile e volontari. L’incendio ha provocato roghi deprimenti da vedere e il gesto è originato da mani fomentatrici di odio verso il Creato e la popolazione: si tratta di gesti criminali. Oltre a mons. Seccia (LEGGI) anche l’arcivescovo della diocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, Padre Franco Moscone, dopo gli incendi che si stanno sviluppando in provincia di Foggia ha chiesto perdono e giustizia.
“Mi rivolgo ai numerosi turisti che oltre alla paura dell’incendio hanno subito gravi disagi e difficoltà: care amiche e amici, vi chiedo perdono per quanto accaduto e sono al vostro fianco, al fianco delle vittime dell’ingiustizia ambientale e climatica”. “Urge, tuttavia, trasformare i nostri cuori, i nostri stili di vita e le politiche pubbliche che governano le nostre società”.
I piromani non sanno di mettere a repentaglio l’economia turistica del territorio che mostra nell’accoglienza di milioni di persone, autentica professionalità e sensibilità. Mettono a rischio l’incolumità delle persone e distruggono il patrimonio ambientale, bene prezioso dell’intera umanità. Verso atti del genere non ci può essere indulgenza: ciascuno deve contribuire a diffondere la convinzione che chi incendia intenzionalmente non è un “disturbato”, ma un delinquente. Dobbiamo vigilare e auspicare che i piromani catturati siano sanzionati con severità, anche quando fortunatamente gli incendi non producano vittime. Alle istituzioni occorre ricordare che è importante agire in emergenza, ma senza trascurare l’ordinaria manutenzione.