Alla fine il Dipartimento di emergenza ed eccettazione (Dea) del Presidio ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce apre le sue porte scorrevoli per accogliere i pazienti salenti, in modo particolare pronto ad ospitare i contagiati dal Corona virus del Salento.
Dopo un percorso molto impervio, fatto di corsi e ricorsi, di dichiarazioni di intenti che guardavano troppo all’ottimismo e polemiche politiche caratterizzate spesso da pessimismo, il taglio del nastro arriva al momento giusto. Il Salento aspettava una struttura all’avanguardia che concentrasse su una direttrice lineare e organica i reparti ad alto contenuto tecnologico e carico assistenziale. La necessità del momento ha spinto anche a trasformare alcuni reparti in modo da affrontare con più incidenza, rispettando tutti i parametri di sicurezza l’emergenza che determinerà la guerra al nemico invisibile che è alle porte e che dovrebbe avere il suo picco nelle prossime settimane.
Nel video (CLICCA QUI) il direttore generale della Asl di Lecce Rodolfo Rollo, a poche ore dall'apertura ci accompagna nei reparti e nelle stanze dove saranno accolti i pazienti contagiati dal Coronavirus.
“Abbiamo solo il dovere in questo momento - è il pensiero dell'arcivescovo di Lecce, Michele Seccia appena appresa la notizia - di dire grazie alla sanità pugliese per come sta affrontando l'emergenza Coronavirus. Gratitudine, non mi stanco di ripeterlo soprattutto nei numerosi momenti di preghiera di questi giorni, per chi è in prima linea nelle corsie d'ospedale e ogni giorno si trova faccia a faccia con il rischio del contagio: medici, infermieri e ogni operatore che lavora a contatto diretto con la malattia e con le persone che attraversano il tunnel della malattia. Ma la mia riconoscenza in questo momento va ai vertici regionali e soprattutto qui a Lecce al direttore generale della Asl, l'amico Rodolfo Rollo: se la seria professionalità viaggia di pari passo con la coraggiosa passione e - permettetemi - se esse si configurano nell'esperienza cristiana vissuta con fede anche nel lavoro, i risultati si raggiungono meglio e prima”.
“L'apertura della nuova struttura convertita in pochissimi giorni in ospedale specializzato per la cura del Covid-19 - è l'annotazione conclusiva di Seccia - altro non è che attenzione libera e incondizionata per il territorio e per la gente del Salento che vive questo dramma improvviso. Nuovi spazi alla speranza”.