Nella basilica della Natività a Betlemme vi è una lampada ad olio che arde da molti secoli, alimentata a turno dalle nazioni cristiane.
Ogni anno, a dicembre, da quell’unica fiamma ne vengono accese altre, diffuse su tutto il pianeta come simbolo di pace e di fratellanza tra i popoli. Quest’anno, in vista del Natale, un bambino giunto dall’Austria ha acceso una luce dalla lampada che arde nella Grotta di Betlemme e, con un aereo di linea, ha raggiunto Linz, città posta fra Vienna e Salisburgo, da dove un treno è partito per distribuire la Luce della pace in ogni stazione della rete ferroviaria italiana. L’iniziativa è del Comitato “Luce della pace da Betlemme” ed è sostenuta da Agesci-Amis–Fse-Masci, realizzata in collaborazione con le Associazioni Scout triestine/Tržaške Skavtske Organizacije.
Domani 18 dicembre una delegazione del Gruppo Scout “Cerignola 1” si recherà nella stazione ferroviaria di Barletta per accogliere la “Luce della pace di Betlemme” e portarla a Cerignola nella chiesa parrocchiale della Beata Vergine Maria del Buon Consiglio. L’arrivo, alle 19, precederà un momento di preghiera. L’appuntamento, promosso dal Gruppo Scout Cerignola 1 “Tornado-Fse” e dalla parrocchia della Beata Vergine Maria del Buon Consiglio, è patrocinato dall’Ufficio diocesano di pastorale sociale e del lavoro, giustizia, pace e custodia del creato, guidato da Gaetano Panunzio.
“È un segno, che diventa messaggio di incoraggiamento e speranza per tutti - dichiara don Pasquale Cotugno, assistente spirituale -, chiamati a fare esperienza dell’incontro con Cristo perché, illuminati della sua luce, possiamo farla risplendere ovunque. Accendere piccole luci nei cuori delle persone; essere piccole lampade di Vangelo che portano un po’ d’amore, di speranza e di pace: questa è la missione del cristiano”.
“Con questa iniziativa - dichiara Cristina Troilo, responsabile del Gruppo Scout - abbiamo risposto all’invito di Papa Francesco che ci chiede di essere cristiani dinamici e scout fedeli, coerenti con i valori del Vangelo, avendo delle convinzioni forti in uno spirito di apertura agli altri. L’invito finale, rivolto a noi scout e a tutti i cristiani, è di diffondere sempre ‘luce e speranza’ perché il Signore conta sulla nostra audacia, sul nostro coraggio e il nostro entusiasmo”.