“Natale è la festa in cui troviamo tutti gioia nello scambiarci dei doni: i genitori li fanno ai figli, i figli li fanno ai genitori, gli amici se li scambiano, fratelli, sorelle, in famiglia i mariti li fanno alle mogli e viceversa”.
“C’è questa cosa molto bella, lo scambio dei doni. Ma sapete perché? Perché Natale è la festa del dono; noi a Natale ricordiamo il dono più grande che ci sia e i nostri doni, allora, sono un segno, un modo per ricordare quel dono. Il dono, il vero, grande dono che noi celebriamo a Natale è il fatto che Dio ha donato suo Figlio all’umanità”. Lo ha affermato mons. Luigi Mansi, vescovo di Andria, nell’omelia della messa di Natale. “Dio, che è buono, ci fa questo dono, il suo Figlio che viene non a fare una visitina per poi tornare in cielo, no, ma viene ad abitare in mezzo a noi, diventa uno di noi. Questo è il dono, il dono di fronte al quale, noi rimaniamo senza parole perché è troppo grande”.
Mansi ha poi detto: “Facciamo come Dio che si fa piccolo: Dio si è fatto come noi. Mettiamoci nelle sue mani, sarà lui a farci grandi e non è la grandezza delle cose umane, ma è la grandezza di chi, a un certo punto, riesce a realizzare se stesso secondo il progetto di Dio; allora siamo grandi, quando siamo grandi nelle mani di Dio. Ecco allora il Natale… Accogliamo questo Gesù Bambino, non con una tenerezza vaga e passeggera, ma con la consapevolezza che questo mistero ci interpella e prepariamoci ai giorni in cui il Signore ci chiederà di essere amato e adorato anche fuori del presepio”.