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Mons. Luigi Renna, attuale vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, è il nuovo arcivescovo metropolita di Catania, succede a mons. Salvatore Gristina che ha rassegnato le sue dimissioni lo scorso 23 giugno, avendo raggiunto il limite dei 75 anni, dopo quasi vent’anni di episcopato nella diocesi etnea.

 

 

Lo ha reso noto pochi minuti fa il Bollettino della Sala stampa della Santa Sede rendendo pubblica la nomina ‘a sorpresa’ di Papa Francesco che in contemporanea è stata comunicata al clero catanese dall’arcivescovo emerito Gristina e al clero cerignolano dallo stesso Renna.

Un altro vescovo, dunque, tra i più giovani, dopo mons. Claudio Maniago (da domani pastore a Catanzaro dopo aver guidato la diocesi di Castellaneta per più di sette anni) lascia la Puglia per mettersi al servizio di una diocesi fuori regione. Lo fa dopo sei anni di abbondante semina nella diocesi foggiana e un intenso lavoro all’interno della Conferenza episcopale regionale dove, in qualità di segretario, ha ricoperto un ruolo fondamentale e strategico all’interno dell’Ufficio di presidenza al fianco del presidente, l’arcivescovo Donato Negro e del vicepresidente, l’arcivescovo Michele Seccia. Soprattutto per questa funzione, la sua partenza dalla nostra terra, risulterà essere una pesante perdita.

Mons. Renna è ben conosciuto anche a Lecce, non solo per aver formato al sacerdozio diversi preti della diocesi tra gli ultimi ordinati, durante gli anni del rettorato nel seminario regionale di Molfetta ma anche per essersi fatto presente in diverse occasioni nella nostra Chiesa. Le ultime, lo scorso settembre: l’intervento in remoto - su invito dell’arcivescovo Seccia - durante la tre-giorni di aggiornamento del clero leccese sul tema, “Comunione per la missione in uno stile sinodale” (LEGGI) e, qualche giorno dopo, la conversazione con Fausto Bertinotti sulla “Fratelli tutti” al teatro don Bosco (LEGGI).

Il nuovo arcivescovo metropolita di Catania è nato a Corato 56 anni fa ma è originario di Minervino Murge, nella diocesi di Andria. Dopo la maturità classica, ha conseguito il baccellierato in teologia presso l’Istituto teologico pugliese di Molfetta, la licenza in teologia morale nel 1993 presso la Pontificia Università Gregoriana in Roma con una tesi (relatore prof. Klaus Demmer) dal titolo: “Il fondamento teologico dei diritti umani nella teologia cattolica e nella teologia protestante”.e il dottorato nella stessa disciplina nel 2003 presso la Pontificia Università Lateranense sempre a Roma con la tesi (relatore prof. Mauro Cozzoli) dal titolo: “ Eros e salvezza: un percorso teologico morale”.

È stato ordinato presbitero da mons. Raffaele Calabro, vescovo di Andria, il 7 settembre 1991 nella chiesa madre di Minervino Murge. È stato rettore del seminario vescovile di Andria dal 1997 fino al 2009 quando è stato nominato rettore del Pontificio seminario regionale pugliese "Pio XI" di Molfetta.

Il 1º ottobre 2015, festa di Santa Teresa di Gesù Bambino, Papa Francesco lo ha nominato vescovo della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano e il 2 gennaio 2016, presso il palazzetto dello sport di Andria, ha ricevuto la consacrazione episcopale da mons. Francesco Cacucci, all’epoca arcivescovo di Bari-Bitonto, co-consacranti i vescovi Raffaele Calabro (Andria), e Felice di Molfetta, suo predecessore a Cerignola-Ascoli Satriano. Ha preso possesso canonico della diocesi il 16 gennaio successivo.

A seguito della morte dell'arcivescovo Michele Castoro avvenuta il 5 maggio 2018, dall'8 maggio 2018 al 26 gennaio 2019 è stato anche amministratore apostolico di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo.

Dall'11 giugno 2018 è segretario della Conferenza episcopale pugliese, succedendo a mons. Castoro e dal 2019, succedendo al vescovo Vito Angiuli, è presidente dell’Istituto pastorale pugliese. Dal 26 maggio 2021 - l’ultima nomina in ordine di tempo - è presidente della Commissione episcopale per i problemi sociali e lavoro, giustizia e pace della Conferenza episcopale italiana.

La nuova arcidiocesi di mons. Renna comprende la città di Catania e 25 comuni dell'omonima città metropolitana per un totale di quasi 750mila abitanti per 157 parrocchie. Sede arcivescovile è Catania, dove si trova la basilica cattedrale di Sant'Agata, patrona della città (come anche di Gallipoli). Il 4 settembre 1859 Papa Pio IX elevò Catania al rango di arcidiocesi immediatamente soggetta alla Santa Sede, concedendo agli arcivescovi il privilegio del pallio, revocato da Papa Paolo VI nel 1978. Il primo arcivescovo è stato Giuseppe Benedetto Dusmet (1867-1894), beatificato da Papa Giovanni Paolo II nel 1988, il quale nel novembre 1994 si è recato nell’arcidiocesi in visita pastorale.

Il 2 dicembre 2000 l'arcidiocesi è stata elevata a sede metropolitana, con due diocesi suffraganee Acireale e Caltagirone.

Nei prossimi giorni sarà resa nota la data dell’ingresso per l’inizio del ministero episcopale dell’arcivescovo metropolita Luigi Renna nella Chiesa di Catania. Fino a quel giorno resterà amministratore apostolico di Cerignola-Ascoli Satriano ma lunedì nominerà il vicario generale mons. Antonio Mottola, come delegato ad omnia.

 

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