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È terminata con la preghiera dell’ora media di giovedì scorso la sessione invernale di tre giorni della Conferenza episcopale pugliese tenutasi ad Altamura.

 

 

 

Diversi i temi all’ordine del giorno: l’elezione del segretario della Cep e del Presidente dell’Istituto pastorale pugliese, la presentazione delle attività delle Commissioni regionali operanti in seno alla Conferenza a cura dei vescovi delegati, l’incontro con don Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute, e con il responsabile Cei del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa, Massimo Monzio Compagnoni. E, ancora, le relazioni del rettore del Seminario regionale pugliese, del preside della Facoltà teologica pugliese, del Vicario giudiziale del Tribunale ecclesiastico regionale, dell’incaricato regionale per i Beni culturali ecclesiastici e del coordinatore regionale degli esorcisti.

Martedì 11 il presidente della Cep, mons. Donato Negro, arcivescovo di Otranto ha introdotto i lavori della sessione invernale facendo riferimento alla situazione pandemica che, nonostante tutto, va affrontata animati dalla speranza cristiana mettendoanche in evidenza il dono rappresentato dal cammino sinodale.

La recente nomina di mons. Luigi Renna ad arcivescovo metropolita di Catania, ha reso necessaria l’elezione di un nuovo segretario della Conferenza episcopale che i vescovi hanno scelto nella persona di mons. Giuseppe Favale, vescovo di Conversano-Monopoli. Il nuovo segretario della Cep, domenica prossima alle 11, presiederà in cattedrale la messa per il Giubileo oronziano dei giornalisti, alla vigilia della memoria di San Francesco di Sales, patrono della categoria.

Per quanto riguarda la presidenza dell’Istituto pastorale pugliese - anch’esso affidata finora a mons. Renna -, l’assume ad interim mons. Negro.

Mons. Leonardo D’Ascenzo, arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie e vescovo delegato per la pastorale giovanile e della famiglia, ha annunciato l’incontro di una delegazione di giovani pugliesi con i vescovi delle diocesi pugliesi il 12 marzo prossimo a Bari presso la Fiera del Levante (nelle prossime settimane sarà diffuso il programma dell’evento): sarà un’occasione preziosa di ascolto e di dialogo in un clima di fraternità e di amicizia.

Don Massimo Angelelli, ha presentato ai vescovi pugliesi le linee pastorali e progettuali dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute, ha messo in evidenza come sia fondamentale creare sinergie tra gli operatori pastorali e gli esperti dei problemi della salute delle persone. Inoltre, ha richiamato la necessità di curare con un’attenzione particolare l’associazionismo cattolico professionale perché sia mantenuto vivo il contatto ecclesiale e sia fatto conoscere alle giovani generazioni. Un ulteriore argomento affrontato è stato quello della nomina dei cappellani degli ospedali; in un’ottica di cordiale collaborazione va tenuto vivo un dialogo continuo con l’assessore regionale alla sanità e le intese già sottoscritte con le diverse aziende sanitarie locali secondo le linee già tracciate dall’Intesa tra Regione Puglia e Regione ecclesiastica.

Nella stessa sessione i vescovi hanno avuto modo di dialogare con il responsabile Cei del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa, Massimo Monzio Compagnoni, e con l’incaricato dello stesso ufficio per il servizio studi e ricerche, Paolo Cortellessa. Riprendendo i dati presentati nel corso dell’ultima assemblea Cei, essi hanno presentato il dato del calo delle donazioni; per far fronte a questa problematica acuita dalla pandemia, è necessario - hanno concordato i presuli - assumere uno stile comunicativo comune ed evidenziare la facilità del meccanismo della donazione.

Il rettore del seminario regionale pugliese, don Gianni Caliandro nella sua relazione ha sottoposto all’attenzione dei presuli alcuni dati sulla comunità del “Regionale”: preoccupa il calo degli ingressi da contestualizzare in una serie complessa di cause che va dal materialissimo calo demografico che sta vivendo la regione ecclesiastica, alla difficoltà della comunità ecclesiale ad intercettare il mondo giovanile.

Nel pomeriggio di mercoledì don Vito Mignozzi, preside della Facoltà teologica pugliese, ha presentato ai vescovi della regione alcuni dati relativi all’anno accademico in corso. La Facoltà teologica pugliese - oltre agli istituti teologici “San Nicola” e “Santa Fara” (a Bari) e a quello “Regina Apuliae” (a Molfetta) - annovera tra i suoi centri accademici anche i quattro Istituti superiori di scienze religiose metropolitani: si tratta di una comunità accademica composta complessivamente da oltre settecento studenti e da oltre sessanta docenti. “In un tempo come quello attuale - ha affermato Mignozzi - caratterizzato da una lampante e per certi versi inestricabile complessità, il servizio al pensiero cristiano e alle sue traduzioni all’interno della Chiesa e dello spazio pubblico reta tra le priorità di un vissuto ecclesiale che vuole continuare ad annunciare il vangelo, assumendosi l’arduo compito della mediazione perché per tutti sia, ancora oggi, una parola di senso e di salvezza per l’esistenza umana”.

Subito dopo i vescovi hanno ascoltato anche la relazione di don Pasquale Larocca, Vicario giudiziale del Tribunale ecclesiastico regionale di Bari.

 

Forum Famiglie Puglia