È in programma per domani 2 febbraio, alle 18, nella cattedrale di Bari, la concelebrazione eucaristica, presieduta dall’arcivescovo Giuseppe Satriano, alla presenza di padri provinciali, presbiteri, in particolare i religiosi sacerdoti della diocesi, tutti i consacrati e il popolo di Dio, in occasione della Giornata per la vita consacrata.
Il 5 febbraio poi, l’arcivescovo incontrerà tutti i superiori locali, dalle 9.30 alle 12, nella cappella del seminario arcivescovile di Bari, per avviare il dialogo sul rapporto tra Sinodo e vita consacrata nella diocesi. Il 12 febbraio, l’arcivescovo incontrerà, dalle 9.30 alle 11, sempre nel seminario arcivescovile, i consigli degli Istituti secolari presenti nell’arcidiocesi di Bari-Bitonto per avviare il dialogo sinodale.
“La Chiesa cammina in modo sinodale quando si lascia trasformare dalla Parola che la ispira e dal popolo che la anima. Quanto ci siamo allontanati da uno stile che avrebbe dovuto contrassegnare la comunità ecclesiale! Purtroppo, ha prevalso uno stile di diseguaglianza e di disgiunzione, smarrendo la consapevolezza d’essere tutti popolo di Dio in cammino. Da qui la perdita dell’esercizio comune del sensus fidei e della comune dignità profetica regale sacerdotale - scrive mons. Satriano nel suo messaggio per la Giornata della vita consacrata -. La sinodalità ha un prezzo che passa attraverso un ripensamento del potere, della sacralità e della profezia. In questo percorso, forse, la vita consacrata potrà aiutare a cambiare il modello di Chiesa e avviare un autentico stile sinodale, quello del riconoscersi fratelli e sorelle, segnati alla pari dalla grazia battesimale-crismale che ci rende idonei a cibarci del corpo e sangue di Cristo ed essere cristiani”.