“La Chiesa di Bari-Bitonto, allarmata per la situazione che si profila sul territorio provinciale e in tutta la regione Puglia, esprime la propria vicinanza ai lavoratori e a quanti, fortemente preoccupati per la possibile perdita di numerosi posti di lavoro, si vanno adoperando ai tavoli di crisi recentemente apertisi”.
Lo afferma l’arcivescovo di Bari-Bitonto, mons. Giuseppe Satriano. “Destano particolare attenzione la messa in discussione di circa 700 posti di lavoro presso la Bosch, seconda azienda in Puglia per ordine di grandezza dopo l’Ilva, e gli esuberi dichiarati dalla Magneti Marelli e dalla Baritech. Quanto accade denuncia il rischio di un’autentica bomba sociale”, precisa il presule ricordando le parole del Papa nell’enciclica Fratelli tutti: “Ci sono regole economiche che sono risultate efficaci per la crescita, ma non altrettanto per lo sviluppo umano integrale”.
Mons. Satriano aggiunge: “È interesse dell’intera società camminare insieme affinché, attraverso il raggiungimento del bene comune (e cioè del bene di tutti), si possa giungere all’armonico sviluppo delle più profonde esigenze umane: prima fra tutti il lavoro!”.
L’arcivescovo fa riferimento anche al presidente Sergio Mattarella, che, nel suo recente discorso di insediamento al Parlamento, “ha più volte richiamato un punto centrale caro alla Costituzione: il rispetto della dignità umana, declinata nelle varie realtà del Paese”.
Mons. Satriano osserva: “Ci ritroviamo in un mondo che corre senza un orizzonte comune. I continui progressi della tecnologia spesso non corrispondono a una sempre maggiore equità e inclusione sociale. A livello centrale, nel nostro Governo, sembra essere assente il dibattito sul lavoro al Sud, mentre qui si continua a veder minacciato il proprio impiego e prolifera il lavoro nero”.
“La sofferenza dell’incertezza per il proprio futuro, che attraversa la vita di molte famiglie del nostro territorio, trova vicino - garantisce il presule - il cuore di questa Chiesa che desidera far giungere a lavoratori, imprenditori e uomini di governo il proprio appello affinché si possa realizzare una rivisitazione concordata e concertata delle prospettive lavorative e aziendali, garantendo per tutti un equo e degno riconoscimento delle legittime aspettative”.
Mons. Satriano conclude: “Siamo certi che, quando la dignità dell’uomo viene rispettata insieme ai suoi diritti, si possono dispiegare fattori innovativi, capaci di intraprendenza e profumati di bene comune”.