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Dal 29 luglio al 3 agosto prossimi si terrà la XII° edizione del Corso di canto gregoriano presso l’Abbazia dei Benedettini, Madonna della Scala, a Noci.

 

 

 

 

Possono partecipare tutti gli animatori musicali della liturgia che svolgono il servizio nelle comunità parrocchiali e religiose: i salmisti, i cantori, i lettori, i diaconi, i religiosi/e ed i novizi, i postulanti ed i seminaristi, gli appassionati e cultori del canto gregoriano, gli studenti degli istituti diocesani di musica liturgica e dei conservatori.

Il canto gregoriano è preghiera della Chiesa: un genere musicale monodico, codificato in un repertorio di musica vocale in lingua latina, nel quale si esprime la dimensione pubblica del popolo di Dio.  

La melodia nasce, si sviluppa e si evolve in lingua latina nel periodo post-classico, in forma di prosa (quali le letture e dialoghi) e di poesia (quali gli inni e le sequenze). Il canto gregoriano affonda le sue radici nel canto liturgico della prima comunità cristiana di Gerusalemme; rielaborata successivamente dalla tipica sensibilità greco-romana delle nuove assemblee del bacino mediterraneo.

Tratti caratteristici di questo canto liturgico sono il legame tra il testo e la melodia e l’aderenza al rito poiché gli interpreti sono tutti gli attori coinvolti nella liturgia: il sacerdote, il salmista, il cantore, la schola cantorum e l’assemblea dei fedeli.

A motivo di questo legame con la preghiera e la liturgia, il canto gregoriano è - secondo quanto affermato da Papa Francesco all’Associazione italiana Santa Cecilia nel 2019 - «musica santa perché santi sono i riti».

 

 

 

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